L’elogio della diversità e della lentezza in un mondo efficientista e troppo veloce. Tema ispirato alla “vita disprassica” dell’autore, che incontrerà il pubblico nella libreria “Non ci resta che leggere”
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Cuccitto dialogherà con Laura Montuoro, scrittrice e direttrice dell’agenzia letteraria “Grafèin”, e parlerà del suo ultimo libro, un romanzo tra il fantasy e il fiabesco, pubblicato a maggio scorso per Apollo Edizioni: un romanzo che è l’elogio della lentezza e più in generale della “diversità” di chi non può, o non vuole, seguire il passo di una società dominata da efficientismo e frenesia e che si contrappone alla “magia” intesa come capacità di sognare e di andare oltre il torpore di una quotidianità ingrigita e alienante.
Un tema, quello al centro del libro, che l’autore propone nel romanzo anche alla luce del suo modo di essere persona con disprassia, “un disturbo – spiega Cuccitto – da cui deriva la mancanza degli automatismi che collegano il pensiero e l’azione e che comporta la necessità di modellare la vita con ritmi rallentati”.
Dunque, un libro ispirato “al disagio che io – racconta l’autore -, in quanto disprassico, sento molto rispetto a una società frettolosa e senza pietà per chi rimane indietro”. Una questione che l’autore affronterà nel corso della presentazione del libro a Soverato e che ha trattato con sfumature simili nel suo precedente romanzo, “Il ragazzo in ritardo”, pubblicato per Tabula Fati, e nei suoi “Racconti disprassici”, pubblicati sul suo blog personale e disponibili su https://tuor1981.wordpress.com/ .
“Nandèra. Il ragazzo della profezia” è il primo romanzo di una serie di tre e racconta le vicende di Joan, giovane orfano contadino che un giorno riceve la visita del mago Borèo. Il mago è convinto che il destino del ragazzo sia legato a una profezia e vuole farne il suo erede, poiché la “magia” rischia di scomparire dalla terra immaginaria di “Nandèra” e di essere cancellata da una strana “setta mercantile-religiosa”. Una setta che vuole imporsi guerreggiando al grido di “Rapidità”, di “Efficienza” e di “Non perdere tempo”.
Riguardo alle scelte stilistiche e di genere, con questo romanzo l’autore mette insieme fantasy e stile fiabesco. “Questo libro – sottolinea Cuccitto – nasce con la premessa delle Fiabe italiane di Italo Calvino che mi hanno spalancato un mondo davanti. Mi sono reso conto – spiega l’autore – che il fantasy oggi ha bisogno di strade nuove e di esplorare un mondo in cui anche le fiabe possono trovare il loro posto”.
Chi è Pierluigi Cuccitto
Pierluigi Cuccitto, nasce a Urbino il 17 settembre del 1981 e vive a Pesaro. Si laurea in Beni culturali e ricerca storica ed è appassionato di fantasy fin dall’età di otto anni, una passione cresciuta grazie ai libri di Tolkien e di Neil Gaiman con cui sviluppa un interesse per la lettura e la scrittura che aumenta nel tempo in modo continuo.
Inizia a scrivere alcuni brevi racconti in privato nel 2005 partendo da grezze prove per trovare uno stile da seguire. Il primo libro, pubblicato con Sigismundus Editrice, è del 2013 e si intitola “Lo specchio è oltre”: una piccola favola fantasy a metà tra “La storia infinita” e “Alice nel paese delle meraviglie”.
A giugno del 2017 esce per il gruppo editoriale Tabula Fati il suo primo romanzo, “Il ragazzo in ritardo”.
Tra il 2018 e il 2019, pubblica sul suo blog i “Racconti disprassici”: si tratta di “un tentativo – spiega l’autore – di narrare il lungo viaggio che un bambino, poi ragazzo, compie per conoscere il suo problema giungendo ad accettarlo e a vivere normalmente con i suoi ritmi. Racconti rivolti a tutti i bambini e ragazzi che ne soffrono e che può servire anche ai loro genitori per comprendere meglio i loro figli”.
Infine, a maggio di quest’anno, la pubblicazione di “Nandèra. Il ragazzo della profezia”.
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Questo il link alla pagina di “Nandèra. Il ragazzo della profezia” sul sito di Apollo Edizioni: