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IMMOBILE EX COMAC – NUOVA AREA ESPOSITIVA A DISPOSIZIONE DELLA CITTA’ DI SOVERATO. CONSIDERAZIONI…

Molte sono state le procedure semplificate andate a buon fine a Soverato. Una delle poche che, invece, non è mai andata in porto, benchè presentata più volte in consiglio comunale nelle passate legislature (2004/2005), riguardava la costruzione di un albergo di lusso che avrebbe dovuto sorgere dove insiste l’immobile dell’ex Comac in via San Giovanni Bosco, e che adesso, come annunciato poche ore fa dal sindaco Ernesto Alecci, diventerà una “nuova ed importantissima area espositiva per l’organizzazione di eventi culturali, artistici, fiere artigianali, ecc.”

Dal grande albergo si passò alla proposta dell’imprenditore Gianni Sgrò in collaborazione con l’architetto Francesco Schiavello (2011), che prevedeva un edificio- parco urbano, non solo centro culturale, ma anche uno spazio dedicato alla commercializzazione dei prodotti artigianali regionali. Insomma un progetto per l’innovazione e l’urban design elogiato da prestigiose riviste di architettura nazionali e mondiali.

Sempre sollecitati dai cittadini che dopo la pubblicazione del comunicato odierno hanno contattato la nostra redazione, ci poniamo altre domande:

Intanto il comune di Soverato, si legge nella nota, si impegnerà “per la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’immobile dopo un’attenta verifica da parte dell’ufficio tecnico comunale, in cambio dell’uso gratuito dello stesso. Tale accordo cesserà nel momento in cui il bene sarà alienato o si risolverà in via definita la controversia giudiziaria che vede coinvolti gli attuali proprietari”.

Ci chiediamo:

Rosy Urso

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