Alle prime ore di oggi unità navali della Guardia di Finanza in attività di controllo delle acque nazionali hanno intercettato una barca a vela in navigazione alla volta della costa italiana.
Immediatamente è stato predisposto e orientato un dispositivo di controllo composto da una motovedetta della Sezione Operativa Navale di Crotone, un pattugliatore e un elicottero del Gruppo Aeronavale di Taranto che, operando lungo il tratto costiero di probabile destinazione, malgrado le condizioni di mare non ottimali, hanno intercettato attorno alle 04:40 di stamattina, a poche miglia di Capo Colonna la barca a vela, un 13 metri battente bandiera statunitense inequivocabilmente diretto verso la costa dove i responsabili del traffico contavano, come in situazioni analoghe, di darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce, una volta sbarcati.
I militari hanno sorpreso alla conduzione dell’imbarcazione due uomini di nazionalità russa, i quali, vista l’impossibilità di darsi alla fuga o confondersi con i trasportati, si sono dimostrati collaborativi e docilmente hanno seguito gli operanti della Guardia di Finanza, che hanno scortato la barca vela sino al vicino porto di Crotone.
In porto, dove sono giunti poco dopo le 08:00, sono iniziate subito le operazioni di polizia tese a mettere a disposizione dell’autorità giudiziaria i 2 sospetti, acquisire a bordo elementi utili circa l’organizzazione del traffico,che sarebbe iniziato da Antalya in Turchia quattro giorni fa, e per identificare e assistere i migranti, 52 persone fra cui anche alcune donne e minori, di provenienza irachena e iraniana, con tutte le cautele del caso, anche in relazione alla situazione della pandemia in atto.
L’attività della Guardia di Finanza posta costantemente in essere anche in condizioni difficili e non esente da rischi, attraverso un articolato dispositivo di prevenzione, e rivolta al contrasto al traffico di migranti, ha lo scopo di interrompere le attività illecite e di colpire coloro, che, traendone ingente lucro, gestiscono e organizzano criminalmente l’ingresso clandestino di stranieri nel territorio nazionale e comunitario.
Ogni risultato positivo in questo ambito può, quindi, contribuire non solo a punire i materiali responsabili del singolo atto criminale, ma a disincentivare e rendere meno conveniente il traffico stesso.