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LA POLITICA A SOVERATO: INTERVIENE IL SOCIOLOGO ANTONIO SICA. L’INTERVISTA

D. Come descriverebbe l’attuale momento politico della città di Soverato – quali elementi di  continuità  o di differenziazione sono oggi presenti   NEL PANORAMA POLITICO? 

R. E’ sicuramente un momento di notevole dinamismo, anche se personalmente non riesco a leggerne con chiarezza i presupposti politici della gestione di una comunità. Forse proprio perché vi è troppo dinamismo.

E’ un po’ come “camminare senza una meta , si cammina ma non si fa strada. 

Credo poi  che si possa parlare di una continuità nell’azione politica in Soverato: e questo per un insieme di fattori. 

Perché temporalmente questa amministrazione ne rappresenta la continuità ;

perché  il programma politico che ne ha conquistato i consensi  è la concretizzazione del precedente ;

Perché lo schieramento dell’opposizione, pur se rimescolato e rinforzato continua il medesimo  “refrain” : ASSENTE”

Perché soprattutto mancano l’ elemento della partecipazione politica: il cittadino.

 

 D. si spieghi meglio 

R. in una situazione tesa a perseguire obiettivi di sviluppo e di benessere è evidente che le azioni delle forze ( o delle persone)  che governano la città, pur con i distinguo che ne caratterizzano il metodo, debbono essere sinergici e complementari: la “maggioranza  individua  i temi , l’opposizione” ne filtra i contenuti; ed il cittadino si esprime: osserviamo  invece come  nel percorso risultano assenti gli ultimi due soggetti  che  sono  i cardini della democrazia).. 

Ora ci troviamo che sui  grandi temi:

 Politica comprensoriale,  quale  elemento di lungimiranza politica ; 

Sistema integrato delle Politiche Sociali;  al cui interno rientrano i problemi quotidiani di una collettività: Disagio Sociale, povertà economica e lavorativa , devianza  .giovani , tempo libero ecc)

Tutela e valorizzazione dell’ambiente  quale elemento  di cerniera e di sviluppo di una comunità ;

temi  questi  che dovrebbero costituire  le linee guida di  tutte le  Amministrazioni  anche oggi  sembra siano più  che mai  assenti. 

E’ evidente  ancora  come questi  obiettivi abbiano  tempi di realizzazione collocabili  nel medio-lungo  periodo ma è  anche chiaro come  alcune forze, o per meglio dire alcuni interpreti  della politica locale, spesso , alla continua ricerca di una collocazione,  preferiscono  cimentarsi sulle  questioni “ quotidiane”,  che normalmente rappresentano il “ parler pour parler” e non di rado esprimono il porticato Cleoniano  dietro cui trincerarsi.

Penso  ancora , ad esempio,  alle contraddizioni della comunicazione –azione politica.

Da un lato  si parla della necessità di raffigurare  Soverato al centro di un comprensorio (conurbazione) ben sapendo delle limitatezze territoriali e di servizi  della medesima ; dall’altro si raffigura una città  da ampliare nella sua offerta di servizi (in primis) , e questo ignorandone la impossibilità 

D. E lei cosa intende per “ normali attività quotidiane”? 

R. Semplicemente  affrontare  i presupposti che caratterizzano una comunità .:vivibilità, fruibilità, accessibilità.

Pensiamo infatti al corso di Soverato, è accessibile per i soggetti con difficoltà motorie?

Pensiamo al verde, alla spiaggia (in rapida e drastica diminuzione); sono fruibili e vivibili  per la comunità? O ancora sono   “accessibili” ( occorrerebbe rileggersi e/o  modificare  lo statuto comunale o meglio ancora gli interpreti della politica locale)  

Pensiamo al coinvolgimento  delle associazioni, del volontariato:  a questo proposito invito i gestori della cosa pubblica  ad esprimersi numericamente  sul  rapporto  fra componenti delle varie forme di volontariato  in relazione  al numero dei nuclei familiari”

D. Quindi lei rimarca la corresponsabilità come elemento mancante nella politica di Soverato?

R. ovviamente la capacità di affrontare in maniera comune i problemi spesso costituisce la chiave di volta degli stessi..

Se noi pensiamo alla valenza “culturale” che l’azione politica rappresenta,  alla sua capacità di incidere sulla formazione di modelli di socializzazione ,al suo essere elemento  di stabilizzazione o di disgregazione del tessuto sociale , al suo essere elemento di stimolo e di facilitazione nello sviluppo; allora non possiamo  che osservare in una visione globale gli elementi che la contraddistinguono.

Ne deriva allora che l’azione delle persone ed il rispetto dei ruoli hanno un denominatore comune : l’obiettivo comune! E non solo

Per essere più chiaro  credo che l’interpretazione del “RUOLO” politico rivestito abbia preso il sopravvento sui compiti affidatigli dalla moderna Democrazia

 ( sic) : pensiamo al ruolo del  Sindaco : E’ evidente che in questa fase storica la sua azione tende ad impersonare il ruolo dell’  imprenditore , e  non viceversa quello di gestore della cosa pubblica . 

D. ed i mass media come si collocano in questa sua definizione di corresponsabilità? 

R. Anzitutto  registrano  un elevato livello di  corresponsabilità,  pensiamo  ( e credo basti) ai titoli in prima pagina:  Il Comune di :::::   ha registrato un utile di::::.

Domanda. Ma il comune è una azienda privata o pubblica ; ma l’utile deriva dai tributi esosi che lo hanno generato e dalla mancanza dei servizi  previsti? 

Ne deriva  che i Mass Media dovrebbero perseguire  la loro “Mission”  ed i loro obiettivi senza perdere di vista l’obiettivo comune; e se possibile avendo la capacità di collocare in uno spazio interpretativo idoneo  gli interventi, che in estate sono tanti , “di personaggi in cerca di autori”: ovviamente mi riferisco alla piccola politica Soveratese. 

Soverato merita ben altro spessore politico  e specialmente altri  ruoli dell’opposizione  ( che non c’è) .

 D. mi pare di capire che lei voglia essere presente nel dibattito politico della città,

R. ovviamente  lo ritengo un mio dovere di partecipazione , e se altri vorranno contribuire  potranno comunicare  il loro punto di vista tramite  web  :

www.calabriawebtv.it/toto’sica

Sociologo Antonio Sica 

Legale rappresentante  I.O.S.  ( Informazioni-Opinioni-Strategie)

 

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