È operativo il protocollo d’intesa siglato il 9 marzo 2017 da Aloisio Mariggió, Commissario Straordinario dell’Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna – Calabria Verde – e da Salvatore Patamia, Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Calabria.
Il protocollo è rappresentativo quindi di una saggia politica di valorizzazione dell’eredità e della storia del patrimonio archeologico della Calabria che favorisce lo sviluppo del settore turistico/culturale e il conseguente sviluppo economico e sociale.
Al centro dell’accordo una lunga lista di aree archeologiche, come il parco archeologico di Sibari e quello di Laos, in provincia di Cosenza, il parco archeologico di Scolacium insieme a quello di Terina in provincia di Catanzaro e ancora tutta l’area archeologica di Crotone, il parco archeologico e l’antica città di Hipponion in provincia di Vibo Valentia, l’area archeologica di Archeoderi in Bova Marina, Kaulon di Monasterace, il Naniglio di Gioiosa Ionica, la Villa Romana di Casignana il Parco Archeologico di Locri Epizefiri, quello dei Taureanie tutto il circuito delle aree archeologiche urbane di Reggio Calabria.