L’opera di Affidato premia l’interpretazione di “Amara terra mia” di Domenico Modugno
Mentre cresce l’attesa per la proclamazione del vincitore della 67esima edizione del Festival di Sanremo, è stato Ermal Meta a trionfare nella serata speciale di ieri dedicata alle cover, seconda piazza per Paola Turci, terzo Marco Masini. Lasciano il festival Nesli e Alice Paba, Raige e Giulia Luzi. I 16 big in gara si sono dati battaglia con le loro reinterpretazioni di famosissimi brani entrati nella storia della musica italiana.

Realizzata interamente a mano, l’opera è composta da una chiave di violino in cui è stata inserita una margherita in argento con capolino in oro 18kt e pavè di diamanti. “Sanremo, la città dei fiori e della musica”: così il maestro orafo ha inteso rappresentare l’opera creata per la serata cover del 67° Festival della Canzone Italiana.
Il premio speciale per la serata cover è senza dubbio il più prestigioso, ma non certo l’unico premio che Affidato ha realizzato per questa settimana Sanremese: come accade ogni anno, l’orafo crotonese è stato scelto dagli organizzatori dei più importanti eventi collaterali alla kermesse per la realizzazione di premi e riconoscimenti. Sono di Affidato il premio “Numeri Uno – Città di Sanremo” consegnato quest’anno a Rita Pavone, i premi “Dietro le quinte” destinati agli addetti ai lavori che contribuiscono al successo del Festival, i premi Afi (Associazione fonografici italiani) destinati quest’anno, tra gli altri, a Fiorella Mannoia, Gigi D’Alessio, Albano, Don Backy ed Iva Zanicchi, ed ancora i premi moda “Casa Sanremo Style”, i premi “Soundies Awards” e i premi “Musica Contro le Mafie”. Realizzare un’opera che ogni anno premia le più belle canzoni della musica italiana – commenta Affidato – mi rende consapevole di firmare momenti che restano nella storia del festival della canzone italiana.