Indagini chiuse per l’inchiesta Quinta Bolgia a carico di 22 persone. La direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha infatti concluso l’inchiesta che ha coinvolto dipendenti dell’ospedale di Lamezia Terme, funzionari dell’Asp di Catanzaro e politici.
Sotto la lente di ingrandimento della Procura ci sono anche sei società e Pino Galati, ex parlamentare; l’ex consigliere del Comune di Lamezia Luigi Muraca, e i dg dell’Asp, Giuseppe Perri (commissario e poi direttore generale dell’Asp), Giuseppe Pugliese (già direttore amministrativo), ed Eliseo Ciccone (già responsabile Suem 118). I 22 indagati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, turbata libertà dell’industria o del commercio, frode nelle pubbliche forniture, illecita concorrenza con minaccia o violenza, abuso di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Sotto inchiesta anche Croce Rossa Putrino, La Pietà Putrino srl e La Putrino service srl, Rocca Servizi sas, Rocca snc di Silvio Rocca e associazione Croce Bianca Lamezia.
I nomi delle persone coinvolte nell’operazione
Pietro Putrino 73 anni; Diego Putrino, 36 anni; Diego Putrino, 51 anni; Vincenzo Torcasio, detto Enzino, 38 anni; Silvio Rocca, 61 anni; Pietro Rocca 63 anni; Ugo Bernardo Rocca, 33 anni; Pietro Ferrise, 59 anni; Alfredo Gagliardi, 40 anni; Tommaso Antonio Strangis, 53 anni; Franco Antonio Di Spena, 45 anni; Pasquale Reillo, 52 anni; Roberto Frank Gemelli, 54 anni; Sebastiano Felice Corrado Mauceri, 56 anni; Giuseppe Galati, 57 anni; Luigi Muraca, 50 anni; Giuseppe Pugliese, 50 anni; Giuseppe Perri, 50 anni; Eliseo Ciccone, 65 anni; Italo Colombo, 48 anni; Giuseppe Luca Pagnotta, 45 anni di Montepaone; Francesco Serapide, 45 anni.