A CORTALE LA XXIII EDIZIONE DI JAZZ & VENTO CON IL TRIO SERVILLO, GIROTTO E MANGALAVITE
E’ uno degli appuntamenti più attesi dell’estate calabrese in musica, per la sua tradizione e l’altro profilo del cartellone artistico.
Parliamo della XXIII edizione di Jazz & Vento a Cortale il cui programma si svolgerà dall’8 al 10 agosto a Cortale, con la direzione artistica di Maria Teresa Marzano, nella centralissima Piazza Cefaly.
Come già avvenuto l’anno scorso, si partirà (8) con un canto propiziatorio a Eolo nelle immediate pendici del paese a cura del trombettista Franco Suppa, quindi una prosecuzione in jam presso il centro storico.
Quindi (9) il festival entrerà nel vivo con il progetto “Parientes” a cura del trio Servillo, Girotto e Mangalavite. Il primo è un artista dal talento versatile, già voce degli Avion Travel e poi al centro di innumerevoli progetti di spessore anche al fianco del fratello Toni, gli altri due rispettivamente sassofonista e pianista sono degli ottimi musicisti di origine argentina, ma che da anni risiedono in Italia.
‘Parientes’, terzo capitolo discografico di un rapporto ultradecennale, è un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria, portandovi nuova linfa.
Nascono, così, avventure d’amore, ricordi, intrecci sentimentali, e tra una milonga, un tango, una cumbia, emergono storie di vita vissuta, di fatiche quotidiane e voglia di riscatto, di legalità e delinquenza, e, perché no, di tradizioni culinarie da esportare e mantenere come tratto imprescindibile e distintivo di una comunità in movimento.
In altre parole si tratta di un lungo e stimolante ponte tra l’Italia e l’Argentina , dove non c’è solo il tango, ma una ricca tradizione folclorica piena di ritmi e suggestioni. Il 10 agosto invece dapprima la Takabum Street Band, quindi la superstar Bireli Lagrene, l’unico erede legittimo della grande tradizione manouche propria a Django Reinhardt e già al fianco di autentiche icone del jazz come Jaco Pastorius, John Mc Laughlin e Paco De Lucia, noto per il suo fluido virtuosismo alla chitarra che suona con irrisoria facilità nelle sua complesse trame.
Enfant prodige con una prima apparizione in pubblico a soli 4 anni, Lagrene a 11 aveva già vinto un premio importante prima di spiccare il volo verso una carriera di grandi riconoscimenti, in cui ha inciso grandi album per etichette di prestigio come Blue Note, Universal e Dreyfus.
Con il suo nuovo quartetto, Bireli Lagrene ha scelto di presentare un tributo alle sue radici non solamente tzigane, riproponendo la formazione, con due chitarre, violino e sax, che rimanda ai giorni ruggenti dell’ Hot Club de France.
Inizio fissato per le ore 22 con ingresso rigorosamente gratuito, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Francesco Scalfaro e dall’assessore alla Cultura Simona Papaleo.
In foto: Peppe Servillo