Nel corso della nottata, i Carabinieri della Compagnia di Soverato, supportati dai colleghi della Compagnia di Roccella Jonica, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due giovani reggini: si tratta del 23enne BRUZZESE Cosmano e del 24enne RONZELLO Stefano, residenti, rispettivamente a Stilo e Monasterace, gravemente indiziati della rapina a mano armata avvenuta nella mattinata di ieri, presso l’ufficio postale di S. Andrea Apostolo dello Jonio.
Erano le 10:15 quando la Direttrice dell’ufficio postale di S. Andrea, terrorizzata, ha contattato la Centrale Operativa di Soverato, comunicando che, poco prima, due giovani, con volto travisato da passamontagna e armati di fucile a canne mozze, si erano introdotti all’interno della struttura, impossessandosi 1000 € circa dalla cassa, per poi dileguarsi repentinamente a bordo di un’autovettura, a forte velocità, in direzione Reggio Calabria. Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno effettuato i primi rilievi, ascoltato i presenti e acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza installati sia in loco che lungo le vie di fuga, al fine di identificare i responsabili e individuare il mezzo utilizzato dagli stessi.
Tali attività, proseguite ininterrottamente fino a tarda nottata, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente il percorso fatto dai rapinatori, accertando, tra l’altro, l’utilizzo di una targa di copertura al fine di eludere i controlli delle Forze di Polizia. Nonostante ciò, dopo una lunga serie di approfondimenti info-investigativi, i militari sono riusciti a localizzare il mezzo, rinvenuto, unitamente ad altri indumenti, all’arma e alle munizioni utilizzati in occasione della rapina, nel corso di rastrellamenti e perquisizioni domiciliari eseguiti nella vallata dello Stilaro.
Il suddetto materiale è stato sottoposto a sequestro, in attesa dell’invio al R.I.S. di Messina per agli accertamenti di rito. In particolare, per quanto riguarda il fucile, verranno effettuati degli esami finalizzati al ripristino dei contrassegni matricolari e alla verifica di eventuali compatibilità con altri eventi delittuosi avvenuti nel territorio nazionale.
Per i giovani rapinatori, entrambi incensurati, sono scattate le manette e la successiva traduzione presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.