

E’ stata riscontrata nella provincia di Reggio Calabria la maggiore presenza di fioriture algali sulle coste della nostra regione, nonostante su tutto il territorio ci sia comunque un rispetto dei limiti previsti dalla legge, e si è riscontrato come la temperatura dell’acqua incida sulla concentrazione delle microalghe stesse. A questa conclusione è giunta l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) che ha pubblicato oggi sul proprio sito web l’annuale “Report sul Monitoraggio di microalghe potenzialmente tossiche”, riferito all’annualità 2020, realizzato da un gruppo di lavoro interdipartimentale diretto dalla dr.ssa Filomena Casaburi, dirigente del Laboratorio Bionaturalistico del Dipartimento Arpacal di Catanzaro. (CLICCA QUI)
Il report – inviato alle autorità competenti, contribuendo alla realizzazione del report nazionale che sarà realizzato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione la Ricerca Ambientale) – approfondisce l’andamento dei monitoraggi nelle cinque province calabresi, per un totale di venti stazioni di campionamento, con particolare riferimento alla specie Ostreopsis ovata.