
COMMERCIALIZZAVA FALSO OLIO BIOLOGICO OTTENUTO CON PRODOTTI CHIMICI E FITOSANITARI. REIMPIEGAVA I PROVENTI DELLA FRODE PER L’ACQUISTO DI UN
COMPENDIO IMMOBILIARE OGGETTO DI ASTA FALLIMENTARE E PER FINANZIARE UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI.
Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’indagine coordinata dal Procuratore della
Repubblica di Paola, dott. Pierpaolo Bruni e dai Sostituti Procuratori dott.ssa
Maria Francesca Cerchiara e dott.ssa Teresa Valeria Grieco, finanzieri del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno dato esecuzione
ad un’Ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, nonché ad un
decreto di sequestro preventivo, emessi dal Gip del Tribunale di Paola, dott.ssa
Rosamaria Mesiti , nei confronti di nr. 2 persone (di cui uno ex consigliere della
Regione Calabria oltre che ex sindaco del comune di Amantea), indagate per i reati di
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode nell’esercizio
del commercio, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, calunnia e
tentata estorsione.
In particolare, l’attività d’indagine, svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di
Paola e della Tenenza di Amantea, ha consentito di raccogliere un grave quadro
indiziario nei confronti degli indagati (padre e figlio, entrambi residenti nel comune
di Amantea) i quali, nell’esercizio di un’azienda agricola, hanno commercializzato
kg. 41.860 di olio dichiarato essere falsamente proveniente da agricoltura
biologica in quanto ottenuto mediante l’impiego di fertilizzanti e pesticidi vietati in
tale tipologia di produzione agricola.
Gli indagati, infatti, tramite attestazioni mendaci ed occultamento delle fatture di
acquisto dei prodotti chimici non ammessi che venivano sistematicamente utilizzati
nei campi, traevano in inganno l’organismo certificatore del Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali, ottenendo da quest’ultimo il rilascio dell’attestato di operatore
agrobiologico, grazie al quale potevano immettere sul mercato il falso olio biologico
traendone un profitto pari a più di 150.000 euro, oltre che percepire specifici
contributi dall’Unione Europea e dalla Regione Calabria per un ammontare di circa
114.000 euro.
Il profitto dei suddetti reati, tramite una serie di operazioni finanziarie abilmente
concepite al fine di dissimularne l’origine delittuosa, è stato poi reimpiegato per
l’acquisto di un compendio immobiliare sito nel comune di Serra d’Aiello (CS),
avvenuto nell’ambito di un’asta fallimentare.
Le indagini condotte, inoltre, hanno permesso di ricondurre la proprietà di fatto sia
dell’azienda agricola, che degli immobili successivamente acquisiti, all’ex consigliere
regionale, già colpito in passato da misura di prevenzione patrimoniale.
In particolare, è stato sottoposto a sequestro il 50% di un complesso immobiliare sito
nel comune di Serra d’Aiello (CS) nonché denaro ed altre utilità nella disponibilità
degli indagati.
È prevista una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Paola, sita in
Paola (CS) Via G. Falcone e P. Borsellino n. 9, alle ore 10:00 di oggi 20 dicembre
2019, alla quale interverranno il Dott. Pierpaolo Bruni, Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Paola (CS) ed il Col. Danilo Nastasi, Comandante Provinciale
Guardia di Finanza Cosenza.