ll Presidente della Regione Mario Oliverio ha presieduto ieri un incontro con i Rettori delle Università calabresi ed i presidenti degli ordini professionali della Calabria degli ingegneri, architetti e geologi sulle possibili misure da adottare per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati…
“La riunione di oggi – ha detto il Presidente Oliverio – segue le altre che abbiamo fatto con le diverse organizzazioni per definire un percorso, in vista anche della riunione alla quale parteciperò domani, assieme agli altri presidenti di Regioni, con il Governo. Ho ritenuto di dover sentire queste istituzioni che hanno competenze, in modo diversificato, per andare alla riunione di domani con una proposta. Non possiamo dimenticare, infatti, che nella fragilità del Paese, dal punto di vista sismico ma anche idrogeologico, la Calabria, purtroppo, è tra le regioni più esposte.
L’attenzione che si è aperta su questo argomento in Italia, dopo gli ultimi eventi, deve essere, come hanno detto il Presidente della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, un’attenzione in grado di produrre un programma pluriennale, considerata la gravità dei problemi, per mettere in sicurezza il Paese. Noi pensiamo che dentro il progetto “Casa Italia” dovrà esserci il nostro progetto di “Calabria sicura”.
Domani, a Roma, cercheremo di definire anche un percorso concreto in questa direzione. Penso ad interventi per gli edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali, ad interventi, per quanto riguarda il patrimonio privato, a partire dai centri storici. E’ chiaro che, considerate le poche risorse, bisogna definire un quadro delle priorità e delle emergenze, in modo che ogni comune sia dotato di un Piano di evacuazione e di interventi di pronto soccorso. Bisogna porre una particolare attenzione allo studio del territorio, accelerando, come abbiamo già fatto in questo primo anno e mezzo, con gli studi di microzonazione sismica.
Su questo tema abbiamo già recuperato un’attenzione interessante nel patto per la Calabria, che abbiamo sottoscritto il trenta di aprile con il Presidente del Consiglio dei Ministri. Abbiamo allocato, per quanto riguarda la messa in sicurezza, dal punto di vista sismico, degli edifici e delle strutture di civile abitazione, centotrenta milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, il rischio idrogeologico, abbiamo allocato circa quattrocento milioni di euro, che pensiamo di utilizzare per la messa in sicurezza del territorio. In questa ottica, le Università e le diverse istituzioni sono chiamate a dare un contributo perché, a partire dalla catalogazione e, quindi, dalla conoscenza delle diverse realtà, si possa intervenire utilizzando risorse in modo adeguato”.
Il Presidente Oliverio ha, infine, sottolineato che saranno costituiti, con il coordinamento dell’Assessore alla Logistica Francesco Russo, due gruppi di lavoro, uno che si interesserà del rischio sismico e l’altro del rischio idrogeologico. “In questa prima fase – ha detto Oliverio – sarà fatta una ricognizione di quanto è stato realizzato in questi anni, in termini di studi e di elaborazioni. Sulla base del quadro che ne uscirà fuori, si vedrà come aggiornare questi dati. Ci pare di capire, però, che siano necessarie risorse consistenti, ma l’importante è partire, poiché si tratterà di interventi da realizzare in un arco di tempo di più anni”.