
La proposta delle donne dell’UDI di Catanzaro, insieme alle altre associazioni della Rete delle Donne, di creare uno spazio dedicato ad Anna Maria Longo è stata accolta dalla Provincia di Catanzaro.
Da ieri (16 giugno) pomeriggio, la piazza principale del Parco della Biodiversità Mediterranea è intitolata a quella che fu una delle più importanti intellettuali femministe della città.
Ex-responsabile dell’UDI (Unione Donne in Italia) a Catanzaro, Anna Maria Longo ha scritto pagine importanti della storia della nostra città e della regione, sostenendo battaglie fondamentali nell’affermazione di ideali di cultura e libertà, spronando e sostenendo le donne che decidevano di mettersi in gioco e a credere in sé perché, diceva, “le donne sono il nodo e lo snodo delle questioni impregnate di futuro”.
Alla cerimonia dell’intitolazione è seguito un incontro organizzato dall’UDI di Catanzaro e ANDE al quale hanno preso parte tanti amici di Anna Maria. Tra i presenti – che hanno in seguito animato l’incontro tenuto nella sala conferenze del MUSMI “Giuditta Levato” e moderato con particolare professionalità e sensibilità dalla giornalista Maria Rita Galati, oltre al presidente della Provincia Enzo Bruno, ad Elena Bova (figlia di Anna Maria Longo), a Marisa Fagà (presidente di ANDE) e Maria Critelli (di UDI di Catanzaro), sono intervenuti la ex presidente della Provincia di Catanzaro e oggi deputata Wanda Ferro, Valentina Loiero, Maria Carbone, Giulia Veltri, Carlo Scalfaro, Doriana Righini, Stefania Figliuzzi, Maria Adele Teti e Agazio Loiero.
Emozioni e ricordi
La targa “Anna Maria Longo, intellettuale – femminista” è stata scoperta dal drappo rosso che l’avvolgeva dal presidente Enzo Bruno e da Elena Bova. Dopo la cerimonia, l’incontro al MUSMI è iniziato con la proiezione di un video in memoria di Anna Maria, realizzato da Doriana Righini con le foto fornite da Elena Bova e l’audio di una intervista ad Anna Maria realizzata dalla sociologa dell’Unical Giovanna Vingelli.
“Anna Maria ha dato a tutti noi insegnamenti importanti, ha lasciato un’impronta nelle battaglie per il riscatto delle donne. Intitolare un luogo molto frequentato e amato come la piazza centrale del Parco della Biodiversità a questa donna straordinaria significa rinnovarne la memoria ogni volta che capiterà di leggere quella targa e permettere di ricordare, e fare conoscere, i suoi ideali, la sua figura, la sua passione, il patrimonio di valori che ci ha trasmesso”, ha detto il presidente Enzo Bruno.
Elena Bova ha raccontato Anna Maria, la mamma, condividendo aspetti intimi della sua figura. “Anna Maria Longo è stata madre reale per me e madre simbolica per moltissime donne. Ha saputo sprigionare desideri ed energie femminili per metterli in circolo nel mondo”, ha detto Elena. “Nelle sue lettere, c’è una parte di storia dell’UDI e del PCI. L’UDI che, a Catanzaro, nelle lotte per il divorzio e per l’aborto, conquista un’egemonia politica e culturale con la vittoria nei due referendum, in una città molto cattolica e a maggioranza democristiana”, ha raccontato Elena. “Il femminismo, scrisse mia madre, è l’unica cura per la politica in crisi”.
Marisa Fagà ha sottolineato l’importanza della passione, dell’amore per la politica, caratteristiche marcanti di Anna Maria. “Lei ha vissuto la politica come servizio, come ascolto, per affermare i diritti delle donne. Oggi Anna Maria è felice, perché finalmente in questa città non ci sono più le divisioni tra donne”, ha affermato Marisa. “Speriamo di essere all’altezza della grande eredità che ci ha lasciato Anna Maria, come l’unità delle associazioni femminili in città che oggi abbiamo di fronte”.
Per Maria Critelli, l’intitolazione della piazza è il riconoscimento del contributo che le donne e i loro valori possono portare alla crescita culturale, umana, culturale e politica della società. “Anna Maria ha occupato uno spazio di grande rilievo nel panorama politico della città. Era impegnata tutta la vita a perseguire ideali di cultura e di libertà”, ha detto Maria Critelli. “Anna Maria Longo e UDI lodano le donne, credono nella loro capacità di intessere relazioni, di creare pensiero. Dobbiamo continuare ad essere un riferimento per le istituzioni, dovuto al peso politico che abbiamo”, ha concluso.
Riconoscimento a livello nazionale
La presidente dell’UDI di Catanzaro, Doriana Righini, è intervenuta sottolineando quanto Anna Maria abbia dato lustro alla città con il suo impegno nell’UDI a livello nazionale e come oggi si avverta la su mancanza, anche per la sua grande capacità di misurarsi con la modernità e l’innovazione. “Credo che lei abbia cercato proprio di sostenere le più giovani nella loro presa di parola autonoma, perché riconoscere bravura e capacità alle altre era per lei un investimento ‘affettivo-politico’, certa che si sarebbe concluso con un arricchimento per tutte.”
Doriana Righini ha informato anche che, se dovesse essere accolta la proposta di una Casa delle Donne a Catanzaro – proposta dalla Rete delle Donne – l’UDI di Catanzaro si impegnerebbe a costituire un “fondo Anna Maria Longo”, librario, consultabile per studi e ricerca, di cui Elena Bova sarebbe la principale e generosa artefice.