Migliaia di persone, con almeno 80 trattori e 107 pullman, provenienti da tutta la Calabria, sono da questa mattina a Catanzaro, davanti alla sede della Regione, per la manifestazione indetta dalla Coldiretti calabrese alla quale hanno aderito anche 112 amministrazioni locali, tra le quali la Provincia di Crotone e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
“Siamo qui – ha dichiarato il presidente della Coldiretti calabrese, Molinaro – per suonare la sveglia al presidente della Regione, Mario Oliverio, affinche’ si sblocchi il freno che rallenta l’azione della Giunta”. Sempre secondo il presidente della Coldiretti saranno nel complesso circa 6.000 le persone che raggiungeranno nel corso della mattinata il capoluogo calabrese per presidiare la Cittadella regionale.
“Non possiamo più, e con noi in generale tutti i calabresi, tollerare ritardi e omissioni sistematici che creano una infinità di problemi alle imprese agricole, agli altri settori produttivi, ai giovani, a uomini e donne calabresi”.
“Una grande mobilitazione, fatta di passione e orgoglio, a testimonianza della forza della nostra richiesta, quella di una progettualita’ che in Calabria aiuti lo sviluppo e la crescita e dia ai giovani l’opportunita’ di fare impresa”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti regionale, Pietro Molinaro, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione della confederazione agricola alla Regione. “Abbiamo fatto suonare qui per due minuti una grande sveglia perche’ – ha aggiunto Molinaro – vogliamo far capire che non e’ possibile avere ritmi cosi’ lenti alla Regione. La Calabria e’ fanalino di coda in moltissimi indicatori, non e’ colpa di Oliverio ma Oliverio non puo’ continuare a mantenere questa situazione che fa della Calabria l’ultima regione in Europa. Bisogna allora accelerare, correre, lavorare giorno e notte, fare scelte e investire nelle cose in cui si credono”.
Secondo Molinaro “ad oggi non c’e’ purtroppo alcun decreto che ha finanziato un progetto o un’idea di un giovane e in generale di un agricoltore, e ci sono migliaia di pratiche ferme negli uffici regionali: questo dipende da tanti fattori, dalla burocrazia, dalla mancanza di semplificazione amministrativa, c’e’ una Regione ancora immobile nell’utilizzo dei fondi europei. La nostra mobilitazione ha gia’ prodotto qualche risultato, come i pagamenti di Agea per giugno, ma si tratta di risorse dovute. Il vero e grave problema – ha concluso il presidente della Coldiretti Calabria – e’ che non vediamo una strategia che proietti la Calabria in un futuro competitivo. Ci vuole una visione politica che purtroppo non vediamo: anche l’assenza di un assessore autorevole e’ un fattore penalizzante perche’ sarebbe la figura giusta per coniugare le politiche nazionali ed europee con quelle regionali”.