Si è svolto con successo e ampia partecipazione l’incontro scientifico internazionale di Gastroenterologia pediatrica che si colloca nell’ambito dei programmi scientifico-educazionali della Scuola di Specializzazione in Pediatria e dei programmi formativi della Federazione Italiana Medici Pediatri (F.I.M.P.) presso il Campus Universitario di Germaneto.
L’incontro, organizzato dalla Pediatria dell’Ateneo catanzarese, in particolare dalle Prof.sse Daniela Concolino, Licia Pensabene e Rosa Marotta, e dalle Dott.sse Elisa Anastasio e Laura Giancotti, con il supporto della Dott.ssa Maria Grazia Licastro, Segretario Provinciale FIMP Catanzaro, è stato focalizzato su rilevanti tematiche della moderna Gastroenterologia pediatrica ed ha visto la partecipazione di due autorità scientifiche internazionali, per altro di origine italiana: il Prof. Stefano Guandalini della Division of Pediatric Gastroenterology della University of Chicago ed il Prof. Alessio Fasano della Division of Pediatrics Gastroenterology del MassGeneral Hospital for Children di Boston & Harvard Medical School.
Entrambi ex-docenti del nostro Ateneo, “sono stati per noi insostituibili Maestri, esempi non solo di sapere scientifico altamente qualificato ma soprattutto di un saper essere che a tutt’oggi raccoglie testimonianze di un affetto sincero e duraturo nel tempo” ha sottolineato la Prof.ssa Concolino, Direttore della UOC e della Scuola di Specializzazione universitaria.
“Nel bambino, come nell’adulto, lo stato di salute ottimale deriva da un equilibrio tra il patrimonio genetico dell’individuo e quello del microbiota intestinale, cioè dell’insieme dei microrganismi che vivono in simbiosi con il corpo umano”, ha affermato la Prof.ssa Pensabene nella sua introduzione, “un ecosistema complesso influenzato da tantissimi fattori tra cui lo stile di vita e non ultima la dieta”.
“E’ la modulazione di questo complesso ecosistema ”, ha affermato il prof. Fasano, “che ha un drammatico impatto sulla salute del bambino ed è un determinante, finora sottovalutato, della salute dell’adulto”.
“Comprenderne la complessità, la plasticità e i fattori che influenzano il microbiota intestinale, e modularlo a nostro vantaggio, rappresenta un potente strumento preventivo e terapeutico per la gestione di patologie frequenti ed invalidanti dell’infanzia e successivamente dell’età adulta, quali ad esempio le patologie autoimmuni” ha inoltre affermato il prof. Fasano.
Ed è proprio in questo contesto che si basa il razionale per l’utilizzo dei “biotici”, pre, pro e post-biotici in gastroenterologia pediatria. “I probiotici, cioè microrganismi vivi che se, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite, non sono però tutti uguali” ha sottolineato il Prof. Guandalini, “l’effetto è specie anzi ceppo–specifico, ed è importante conoscere quali hanno una solida documentazione scientifica di efficacia in ogni specifica condizione clinica, per non perpetuare l’attuale parodosso per cui i probiotici più venduti sono proprio quelli con minore evidenza di efficacia”.
L’evento, che si è svolto alla presenza degli studenti e degli specializzandi ed anche degli specialisti della Scuola calabrese riunitisi per l’occasione, si è poi concluso con il forte auspicio da parte dei relatori che l’imminente trasferimento presso il Campus di Germaneto possa essere volano di ulteriore crescita per l’area pediatrica universitaria ed un arricchimento per l’intera comunità accademica che opera in tale prestigioso contesto.