E’ successo ieri mattina in pieno centro di Catanzaro, qualcuno lo aveva notato e aveva chiamato il 113.
La Sala Operativa ha immediatamente inviato sul luogo una Volante che, intercettato il soggetto lo ha fermato per sottoporlo a perquisizione.
L’uomo, in evidente stato di ebrezza e privo di documenti d’identità, dava in escandescenza minacciando di morte i poliziotti ed estraendo dai pantaloni un grosso coltello con cui ha cercato di ferirli.
A nulla sono servite le esortazioni e desistere dal suo comportamento, fino a che giunto un secondo equipaggio della Squadra Volante, l’uomo è stato circondato e costretto a lasciare cadere a terra il coltello.
L’arma, un coltello di 30 cm con una lama di 18 cm è stata posta sotto sequestro.
Si tratta di uno straniero Z. A. 23enne tunisino, noto agli Agenti, gravato da precedenti segnalazioni di polizia per vari reati, in particolare contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, ed in atto ospite per di una Casa di Accoglienza.
Per recuperare il documento d’identità, lo straniero è stato condotto presso la Comunità che lo ospita e qui, Z. A. si è nuovamente andato in escandescenza sferrando colpi contro il muro e distruggendo suppellettili, con l’evidente scopo di procurarsi delle ferite.
Mentre gli Agenti cercavano di calmarlo con estrema violenza si è scagliato contro con pugni e calci. Nella colluttazione uno degli operatori è caduto sbattendo contro un mobile.
Dopo essere stato immobilizzato, lo straniero è stato portato negli Uffici della Questura per l’identificazione. Anche qui, l’uomo ha manifestato la sua violenza e minacce ma gli Agenti lo hanno immediatamente immobilizzato e ammanettato.
Ritenuta sussistere la flagranza nei reati di porto abusivo di coltello, resistenza, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale nell’esercizio delle loro funzioni, K.A. e stato arrestato e su disposizione del P.M. di turno è stato associato alla Casa Circondariale di Siano, in attesa dell’udienza di convalida.