La mattina di giorno 11 giugno, nelle acque antistanti il porto di Badolato (CZ) è stata avvistata e filmata una balenottera comune. Il grande cetaceo aveva la pinna caudale (coda) mozzata, ferita già cicatrizzata.
Il video è stato girato e subito inviato da Antonio Gaudino al CESRAM, Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino, che si occupa del monitoraggio dei cetacei nel tratto di costa tra Brancaleone e Botricello, gruppo di ricerca guidato dalla biologa marina Maria Assunta Menniti.
Da quel momento, la storia di questa balenottera e la sua rotta hanno fatto il giro del mondo. La balenottera ha proseguito il suo viaggio verso sud ed è stata nuovamente filmata a Brancaleone per essere poi avvistata, giorno 13 giugno, nei pressi del Golfo di Catania da alcuni pescatori e dallo staff di biologi di Marecamp che hanno monitorato il cetaceo e sono stati in grado di ottenere fotografie ad alta risoluzione.
Grazie alla foto identificazione, infatti, e ad un ottimo scambio tra ricercatori di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è stato possibile ricostruire la storia di questa straordinaria balenottera.
E’ stata confrontata la fotografia della pinna dorsale dell’esemplare con il catalogo fotografico a disposizione dell’Università di Genova e creato dalla ricercatrice Jessica Alessi.
E’ stata proprio Alessi ad aver scoperto che la balenottera in questione era stata fotografata da Marco Ballardini nel Santuario Pelagos nel 2005 ed è stato rivista poi anche negli anni successivi da altri colleghi.
La balenottera è stata vittima due volte di gravi incidenti (probabilmente una collisione con una nave o l’aggrovigliamento in una rete da pesca). Nel primo incidente ha perso una parte del lobo sinistro della pinna caudale; nel secondo incidente invece ha perso totalmente la coda (periodo tra metà agosto e metà settembre del 2019 tra l’arcipelago Hyeres e al largo di Nizza – segnalazione di Frank Dhermain). L’esemplare è conosciuto con il nome di Codamozza o Fluker e pertanto è in queste condizioni da circa un anno e si è adattato in un modo straordinario alla totale assenza della coda.
Nel giro di pochi giorni la balenottera ha fatto migliaia di km, passando dalla Siria, dalla Grecia, dalla Calabria e dalla Sicilia scendendo fino a Siracusa per poi tornare ieri sera nello stretto di Messina e procedere verso nord ovest.
Considerato il tragitto fatto negli ultimi giorni, non si può prevedere la rotta che seguirà e non si può nemmeno prevedere per quanto tempo riuscirà a sopravvivere (considerato lo straordinario adattamento alla disabilità).
Continueremo a seguire questa fantastica storia, che ha toccato il cuore di tutti, raccomandando di avvisare prontamente la Guardia Costiera in caso di avvistamento.