Saranno ancora in piazza i lavoratori dei Consorzi di Bonifica della provincia di Catanzaro, che il prossimo lunedì 7 marzo, alle ore 10,30, si sono autoconvocati davanti alla Cittadella regionale. Una nuova mobilitazione partita dopo che da parte del governatore Mario Oliverio non è arrivata alcuna nuova convocazione delle organizzazioni sindacali a seguito dell’annullamento unilaterale dell’incontro fissato con Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uila per discutere della grave situazione finanziaria in cui versano gli enti consortili catanzaresi e soprattutto per avviare un più generale confronto sull’organizzazione e sul ruolo dei Consorzi per dare risposte alle esigenze dell’intero comparto agricolo e agroalimentare della Calabria. La nuova mobilitazione era stata annunciata nel corso della conferenza stampa tenuta dai segretari territoriali di Fai Cisl, Daniele Gualtieri, e Flai Cgil, Caterina Vaiti, nel caso in cui dalla Regione non fosse arrivata una nuova convocazione.
“Evidentemente – spiega Daniele Gualtieri – non si è trattato di un semplice disguido organizzativo, come speravamo, ma la Regione ha dato prova di volersi sottrarre al confronto con le forze sociali su questioni cruciali per il futuro del comparto agricolo e agroalimentare della Regione”.
Le organizzazioni sindacali chiedono l’integrazione dei capitoli di bilancio, azzerati per il 2015 e il 2016, relativi ai contributi per la manutenzione delle opere irrigue e delle reti di colo. Un taglio ai finanziamenti che non solo ha messo a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori, per alcuni dei quali sono state già avviate le procedure di licenziamento collettivo, ma che sta pregiudicando anche la manutenzione del territorio e la qualità dei servizi offerti dai consorzi alle aziende agricole ed agroalimentari, con inevitabili ripercussioni negative sulla possibilità dell’intero comparto di essere competitivo creando economia e occupazione.
“Ricordiamo al governatore Oliverio – prosegue Daniele Gualtieri – che a causa dei tagli ai Consorzi di Bonifica non sono a rischio soltanto i posti di lavoro e il futuro di famiglie che tentano di vivere dignitosamente di quel modesto reddito, ma si sta mettendo a rischio anche la capacità degli enti consortili di assicurare servizi di qualità alle aziende agricole e la possibilità di prevenire attraverso la manutenzione del territorio i disastri che periodicamente mettono la sicurezza della popolazione e creano danni alle attività produttive. Vogliamo capire dal governatore Oliverio e dalla sua giunta cosa si vuole fare dei consorzi di bonifica, che noi riteniamo debbano essere riorganizzati al loro interno per rispondere meglio alle esigenze del comparto ed essere un importante punto di riferimento per l’agricoltura e il comparto agroalimentare”.