On. Wanda Ferro (FDI): “Giusta decisione di Santelli di chiudere la Calabria, ora le forze dell’ordine controllino il rispetto dell’ordinanza regionale. Si utilizzi anche l’esercito”
«Ottima decisione quella della governatrice Jole Santelli, che ha disposto tempestivamente la chiusura dei confini regionali imponendo il divieto di spostamento in entrata ed in uscita dalla Calabria.
Una misura drastica che si è resa necessaria dopo l’annuncio da parte di Lombardia e Piemonte della sospensione delle attività di uffici pubblici e attività private, e dopo la decisione da parte del governo di chiudere tutte le attività produttive considerate non essenziali».
E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che è in continuo contatto con la presidente della Regione per sostenere, con tutte le necessarie iniziative parlamentari, l’impegno della Calabria nell’emergenza coronavirus.
«Era necessario scongiurare il rientro in Calabria di molti concittadini che lavorano al Nord, per evitare ulteriori contagi. Ora è cruciale – aggiunge Wanda Ferro – garantire i controlli sull’applicazione dell’ordinanza regionale.
E’ evidente che l’unica sanzione che la Regione può applicare, la misura sanitaria della quarantena obbligatoria, non può bastare come deterrente.
Occorre che le forze dell’ordine intensifichino l’attività di controllo e impongano il rispetto, oltre che delle misure previste dai decreti governativi, anche dell’ordinanza regionale, denunciando i trasgressori ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, che prevede anche l’arresto fino a tre mesi.
Faccio un appello al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al ministro della difesa Lorenzo Guerini, ai prefetti e ai vertici delle Forze dell’Ordine, perché dispongano servizi di controllo stringenti sul rispetto dell’ordinanza regionale, anche con l’utilizzo dell’Esercito, il cui invio in Calabria abbiamo sollecitato sia io che la presidente Santelli, senza ottenere risposta da parte del governo.
Su questo auspichiamo di avere la condivisione e il sostegno da parte dei parlamentari calabresi della maggioranza».