In data 10 Luglio u.s., presso la Sala degli Stemmi dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza si e’ svolto il Convegno “Quale modello di Sicurezza e Soccorso Pubblico dopo l’approvazione della riforma Madia?”.
L’evento e’ stato organizzato dall’Associazione Culturale – a carattere nazionale – Sicurezza Cum Grano Salis ed ha riscosso il particolare gradimento dei soci presenti ed il plauso degli altri uditori intervenuti, la maggior parte dei quali operatori di Polizia e del soccorso.
L’introduzione al convegno e’ stata tenuta da Donatello Dodaro e Giacomo Mannino, rispettivamente Referente Provinciale Cosenza e Coordinatore Regionale Calabria e Segretario Nazionale dell’Associazione.
Sono intervenuti, in qualita’ di relatori, Eliseo Taverna ed Alessandro Margiotta, rispettivamente Segretario Generale e Segretario Nazionale dell’Associazione, Filippo Vilasi – Segretario Regionale della Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, Luciano Lupo – Segretario Provinciale del Siulp.
Gli interventi dei relatori si sono accentrati nel ripercorrere l’innovazione storica che la legge 121/81 ha apportato, a suo tempo, allo status della Polizia di Stato, ai diritti degli operatori ed alla funzionalita’ delle altre Forze di Polizia, nonche’ piu’ in generale al sistema sicurezza che ha beneficiato dell’attribuzione di specifiche competenze, in materia di ordine e sicurezza pubblica, al Ministro dell’Interno, ai Prefetti ed ai Questori.
Particolari approfondimenti, hanno riguardato il modello di sicurezza e di soccorso pubblico che si e’ delineato dopo l’entrata in vigore della recente riforma Madia, sull’incomprensibile soppressione del Corpo Forestale dello Stato, con la conseguente militarizzazione del proprio personale e la privazione delle prerogative sindacali.
Si e’ parlato, peraltro, di tutele degli operatori di Polizia e del Soccorso, dell’introduzione nel sistema penale italiano del reato di tortura e delle preoccupazioni che mostrano gli operatori verso l’incertezza che potra’ generare una tale norma, nonche’ delle recenti sentenze della CEDU e del Consiglio di Stato, in merito alla preclusione, prevista dalla legislazione italiana, della liberta’ sindacale agli operatori di Polizia ad ordinamento militare.
Il convegno si e’ chiuso con un’approfondita analisi del riordino dei ruoli per il personale del comparto difesa e sicurezza, che la riforma Madia ha recentemente approvato, nonche’ dei correttivi necessari che dovranno essere apportati al fine di evitare contenziosi.