Tre gli interventi che si andranno a realizzare in un territorio abbandonato dalla politica per quanto riguarda le infrastrutture e non solo.
Come Fillea Cgil Calabria apprendiamo con vivo piacere e gaudio che il comune di Reggio Calabria, con la pubblicazione dei decreti di ammissione definitiva al finanziamento delle proposte del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, è risultato destinatario, così come comunicato qualche giorno fa dal sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, di un contributo di 45 milioni da parte del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, con fondi del PNRR, da destinare al recupero dei quartieri di ArghillàNord, Modena-Ciccarello e Reggio Sud-Gebbione.
Per quanto ci riguarda sosteniamo che queste risorse intercettate con il PNRR devono essere utilizzate per porre fine, o quanto meno arginare, le tante e troppe differenze, non solo infrastrutturali ma anche e soprattutto sociali, esistenti tra le zone periferiche e il centro città.
Un obiettivo nobile, ma che, a nostro parere, per essere centrato necessita di scelte condivise e, soprattutto, di una partecipazione attiva e fattiva dei cittadini e delle forze sociali. Il contributo di 45 milioni di euro dovrà essere impegnato, stante a quanto ci è dato sapere, per la realizzazione dei tre distinti progetti, ognuno ammesso a finanziamento per 15 milioni di euro.
L’intervento che interesserà il quartiere “Arghillà nord”, dovrebbe mirare a modificare un ghetto urbano in laboratorio sperimentale di buone prassi, mentre l’intervento che si andrà a effettuare nel quartiere “Modena-Ciccarello” dovrebbe rendere questa zona accessibile, sicura, inclusiva, sostenibile e resiliente sotto il profilo dell’equità sociale e culturale, del benessere personale e abitativo e dell’innovazione tecnologica.
Infine, l’intervento relativo a Reggio Sud-Gebbione prevede la ristrutturazione urbana dell’area dell’ex Deposito di legnami delle Ferrovie e delle infrastrutture verdi di connessione, la riqualificazione di Piazza della Pace, il potenziamento degli impianti sportivi e la creazione di un parco fluviale lungo le sponde del Torrente Calopinace.
Interventi, quindi, tesi alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. Interventi per un totale complessivo di 45 milioni di euro che certamente daranno risposte alle attese dei tanti lavoratori edili reggini fermi al palo ormai da troppo tempo. Risorse che certamente, però, dovranno avere delle ricadute positive.
Queste, a nostro parere, si possono ottenere solo avviando e favorendo una partecipazione attiva dei cittadini. Come Fillea CGIL Calabria sosteniamo, sommessamente, che la gestione di queste risorse non può avvenire senza il coinvolgimento delle parti sociali. Per quanto ci riguarda diamo, fin da adesso, la nostra piena disponibilità al confronto e, soprattutto, a sottoscrive protocolli di legalità e di tracciabilità delle risorse con la Prefettura e con tutte le altre parti.