In Calabria sciopero generale dei lavoratori della pubblica amministrazione
Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato per il 3 maggio uno sciopero generale di tutti i dipendenti del pubblico impiego calabrese. La decisione, sostengono i sindacati, è stata presa alla luce una situazione, per i dipendenti pubblici di ogni settore, ormai ingestibile. “Troppe vertenze – evidenziano – come tante ferite aperte nel pubblico, a pagarne le spese i lavoratori ma anche la qualità dei servizi e quindi gli utenti stessi, ovvero tutti i cittadini calabresi”.
I numeri, intanto, che parlano da soli, con, negli ultimi anni, in Italia, almeno duecentomila lavoratori in meno nel settore pubblico, e in Calabria una cifra che si attesta intorno ai quindici mila, seppure un dato non certificato perché le stesse amministrazioni pubbliche non lo rendono preciso in un deficit di programmazione e quindi, anche, di trasparenza. Tanti, troppi i settori piegati, a partire dalla sanità, principale vulnus calabrese, “con lavoratori – ha sottolineato il segretario Funzione pubblica Cgil Calabria Alfredo Iorno – non pagati da troppi mesi, nel pubblico così, come nel privato, con i dipendenti delle Province in mobilità, anch’essi non ricevono lo stipendio da diversi mesi, e con un futuro incerto, sempre più numerose le vertenze in corso, con una precarizzazione e una esternalizzazione del pubblico di anno in anno più massiccia, è per questo che, unitariamente, insieme a Funzione pubblica Cisl e Uil, gridiamo “ora basta”.
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