E’ stato approvato dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale Unesco il dossier relativo alla candidatura del Parco nazionale della Sila a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il prossimo passaggio è l’esame a livello internazionale del Comitato di Parigi
“Siamo di fronte – ha detto Sonia Ferrari, commissario straordinario dell’Ente parco – ad una notizia che conferma lo straordinario valore delle risorse naturalistiche e paesaggistiche dell’altopiano silano, ora formalmente riconosciuto. Questa candidatura è un momento importante del processo di promozione e di rilancio che abbiamo intrapreso da tempo e che sta iniziando a dare buoni risultati in termini di notorietà, immagine e presenze turistiche”.
L’iter ha avuto inizio nel 2012, quando il Parco, dopo aver avviato un lungo processo di identificazione dei valori scientifici del territorio ha ottenuto da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare l’inserimento nella “Tentative list” nazionale.
“Fare sistema attorno a modelli globali di eccellenza implica non solo l’emersione dal contesto nazionale e la possibilità di intercettare occasioni di sviluppo – riempiendo di significato il senso della classificazione internazionale e declinando le opportunità di crescita offerte partendo dal punto di forza del valore ambientale – ma anche la possibilità di realizzare una efficace governance territoriale sensibile alle istanze locali ed inserita in un contesto di sviluppo dinamico in un disegno di sostenibilità”.
Michele Laudati, direttore dell’Ente silano, punta l’attenzione sulla straordinarietà del Parco.