Il Presidente di Ance Catanzaro – Alessandro Caruso – e l’intero Consiglio Direttivo esprimono profondo sdegno e viva preoccupazione per l’ennesimo vile atto intimidatorio all’Impresa associata COFER di Lamezia Terme, subito, questa volta, nel cantiere per la realizzazione della concattedrale intitolata a San Benedetto da Norcia, e manifestano la piena solidarietà alla famiglia, al management tutto ed alle maestranze.
Dobbiamo, continua Caruso, soprattutto in questo periodo in cui iniziano a vedersi importanti risultati positivi degli sforzi della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, fare fronte comune per accompagnare e stimolare la necessaria reazione di tutta la comunità, affinchè possa respingersi, anche culturalmente, chi ritiene, ancora, di imporre nel nostro territorio l’inaccettabile logica della intimidazione, della violenza e della sopraffazione.
Anche il Presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, interviene per sottolineare che la recrudescenza di tali vili gesti rappresenta, sempre più, una reale minaccia per la tenuta dell’assetto sociale ed economico del nostro territorio e dimostra come occorre tenere alta l’attenzione sui temi della legalità e della sicurezza, condizioni propedeutiche ed essenziali per ogni ipotesi di crescita e sviluppo.
Nell’auspicio, concludono Caruso e Rossi, che vengano assicurati al più presto alla giustizia responsabili e mandanti, invitiamo la famiglia Ferraro ed i suoi collaboratori a continuare ad operare con la consueta determinazione e l’abituale laboriosità, nella consapevolezza che, già da stamattina, siamo certi, saranno impegnati con ancora maggiore forza e volontà alla realizzazione dell’intervento”.