Rabbia e sconcerto a Lamezia Terme per l’incendio, avvenuto nella serata di ieri, di cinque container destinati alla della Caritas parcheggiati nella centrale via Indipendenza che dovevano servire al costruendo Villaggio della Carità.
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri ma pare che l’incendio sia stato di origine dolosa. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco ed i carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili ed accertare il movente dell’intimidazione, in ordine al quale, al momento, non si esclude alcuna ipotesi. La dolosità dell’ incendio è dimostrata dal fatto che all’interno di uno dei container è stata trovata una bottiglia con tracce di liquido infiammabile…
Il progetto di solidarietà, intitolato a mons. Francesco Maiolo, è stato fortemente voluto dalla Chiesa lametina nell’anno della Misericordia e avviato nei mesi scorsi. Prevede nella zona piccole case in legno per i gruppi di volontari, una struttura per casa-famiglia e depositi per il materiale che la Caritas distribuisce ai poveri.
“Abbiamo appreso dell’incendio ad alcuni container installati nell’area dove sorgerà il Villaggio della Carità. E’ un fatto grave, che suscita sgomento in tutta la Chiesa e la città di Lamezia, in particolare in tanti volontari che con generosa dedizione si stanno dedicando ormai da mesi alla realizzazione dell’Opera Segno del Giubileo nella nostra Diocesi, voluta da Papa Francesco in occasione di questo Anno Santo straordinario”. Così in una nota il vescovo di Lamezia Luigi Cantafora. “Attendiamo tutte le necessarie verifiche da parte dell’autorità competenti sulla natura dell’incendio. Apprendiamo che all’interno di uno dei container sarebbe stata ritrovata una bottiglietta con del liquido infiammabile. Non è tollerabile che qualcuno tenti di fermare un progetto pensato per essere un segno concreto e tangibile della vicinanza della Chiesa di Lamezia agli ultimi, ai giovani, a tutti coloro che si trovano in situazioni di disagio.