Avrebbe fatto pressioni affinché soggetti da lui indicati avviassero tirocini formativi retribuiti nell’ambito della misura “Garanzia Giovani” all’interno dell’aeroporto di Lamezia Terme. Tra gli indagati nell’inchiesta “Eumenidi” che questa mattina ha azzerato i vertici della Sacal, società mista che gestisce lo scalo lametino, c’è anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno accusato del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità.
In merito alle notizie relative all’inchiesta della Procura della Repubblica sulla gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme, gli avvocati Giovanni Mosca e Pino Iannello, nominati difensori di fiducia di Enzo Bruno, componente del Consiglio d’amministrazione della Sacal, specificano quanto segue:
“Da una prima disamina del provvedimento notificato a Enzo Bruno quale membro del CDA Sacal risulta che il capo d’imputazione contestato riguarderebbe esclusivamente la segnalazione di un nominativo per l’accesso ad un tirocinio formativo da svolgersi presso Sacal, nell’ambito del progetto per la lotta alla disoccupazione giovanile denominato “Garanzia Giovani”. Nell’esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura, siamo certi che dall’inchiesta in corso emergerà la completa estraneità ai fatti contestati a Enzo Bruno e si farà chiarezza sull’intera vicenda. Comunichiamo, inoltre, che il nostro assistito ha già notificato le proprie dimissioni da componente del CdA della Sacal”.