
L’ex governatore calabrese era accusato di corruzione e abuso d’ufficio. La sentenza emessa al termine del processo con rito abbreviato
Aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nell’ambito dell’inchiesta “Lande Desolate” e accusato di corruzione e abuso d’ufficio. Oliverio è stato assolto perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Catanzaro, Giulio De Gregorio al termine del processo con rito abbreviato. La Procura aveva chiesto per Oliverio una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere.
L’ex presidente Oliverio, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Armando Veneto, era stato raggiunto quando era ancora in carica, da una misura dell’obbligo di dimora, prima confermata dal Tribunale della Libertà, poi annullata dalla Corte di Cassazione.
Al centro dell’inchiesta che vede indagati anche l’ex consigliere regionale Nicola Adamo e la deputata Enza Bruno Bossio, presunti illeciti commessi nelle procedure di affidamento di gara relative a importanti opere pubbliche. Erano finiti nell’inchiesta i lavori di piazza Bilotti a Cosenza, gli impianti sciistici di Lorica e l’aviosuperficie di Scalea.