A CATANZARO, COME IN TUTTA ITALIA, L’APPARATO SICUREZZA E’ DEBILITATO
Esimio Sottosegretario di Stato,
ci permettiamo di “disturbarLa”, in questa Sua visita a Catanzaro, perché l’occasione è ghiotta per chi come noi difficilmente riesce ad avere interlocutori di così alto livello per rappresentare il panorama in cui versa la Polizia di Stato nella provincia catanzarese e in generale nel territorio nazionale. In questa provincia l’apparato Sicurezza è decisamente in affanno. I Commissariati di Polizia presenti sul territorio, quello di Lamezia Terme e quello Sezionale di Catanzaro Lido, nonché le varie specialità (Stradale, Polfer e Postale) si trovano a combattere una “GUERRA” (perché di questo si tratta, una “GUERRA”!) contro un antistato che cammina ad una velocità decisamente più veloce di noi. Le facciamo solo un esempio pratico, Lei vuol sapere quanti Operatori di Polizia si trovano ad operare nel Commissariato di Catanzaro Lido? Solo 16 Poliziotti, mentre il Decreto Ministeriale al momento dell’istituzione, che risale a meno di 10 anni fa, prevedeva ben 40 Poliziotti. Solo per rispondere al telefono e assicurare la presenza del piantone occorrono ogni giorno 5 Operatori, mentre tutto il resto grava su 10 Poliziotti. Per tutto il resto si intende: attività di Polizia Giudiziaria, ricezione denunce, Ufficio Passaporti e licenze, controllo del territorio, servizi di ordine pubblico, ecc. In città si sfiora oramai il ridicolo nella rotazione delle autovetture in uso al settore Volanti, sottoposte ad una usura inimmaginabile. Alla stessa stregua sono le condizioni delle autovetture della Polizia Stradale di Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme. Non meno eclatante è la situazione delle autovetture presso gli Uffici Investigativi ed il Reparto Scorte. Il Commissariato di Lamezia Terme, che deve garantire la sicurezza in un comprensorio ad alta densità criminale, è costretto ad operare con mezzi antiquati, con scarse risorse umane e deficienze informatiche non degne del secondo millennio. La penuria di personale si manifesta soprattutto in occasione degli innumerevoli servizi di Ordine Pubblico con l’assenza scandalosa del Distaccamento del Reparto Mobile presso il capoluogo regionale, richiesto a più voci e in tempi diversi da queste Organizzazioni Sindacali, senza alcuna adeguata risposta da parte dell’Amministrazione deputata a ciò, che ignora la fattibilità di tale operazione a costo zero per l’intera collettività. Chiediamo insieme, la riformulazione dell’apparato della Sicurezza Nazionale che conta sette forze di polizia, cinque nazionali e due locali, più vigili del fuoco e guardia costiera.(sorvoliamo volutamente, non essendo questa la sede opportuna, sulla unificazione del Corpo Forestale dello Stato con altre Forze in quanto assolutamente non condivisa da chi scrive). Riduciamo effettivamente i Corpi, gli Apparati, i Dipartimenti. Stronchiamo le burocrazie, le dirigenze, i vertici che guadagnano in un mese lo stipendio di 30 agenti. Tutto questo porterebbe risparmi strutturali da 2 a 4 miliardi annui. Più o meno le cifre che il Suo Governo conta di incassare con questo ennesimo blocco stipendiale, esteso a tutto il pubblico impiego. Chiediamo pertanto, un contratto decente o che rappresenti il minimo riconoscimento al servizio reso alla comunità ed un riordino delle carriere che abbia la parvenza di serietà e non decada nel ridicolo. Esimio Sottosegretario, noi ci sentiamo ancora una volta pugnalati alla spalle e traditi dal nostro Capo della Polizia, fattosi sentire solo per aver dato del “cretino” ad un collega, e da un Governo al quale domandiamo oggi, tramite Lei, perché il Segretario Generale del SAP, Gianni TONELLI, un Poliziotto ed un Sindacalista di lungo corso in prima linea nel panorama nazionale, è giunto oggi al suo 50° giorno di sciopero della fame perché non riesce ad essere ricevuto dal suo Governo.
Catanzaro, 10 marzo 2016
I Segretari Provinciali Generali di SAP – COISP – CONSAP
Sergio RIGA Massimo ARCURI Antonio CUNSOLO