
Un magistrato in servizio alla Corte d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, e due avvocati, uno del foro di Catanzaro e l’altro di Locri sono stati arrestati dalla Guardia di finanza su disposizione della Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari.
I destinatari dei provvedimenti sono otto sette dei quali con custodia cautelare in carcere e uno ai domiciliari.
Le indagini, avviate nel 2018 e coordinate dalla Dda di Salerno, hanno permesso di ricostruire “una sistematica attività corruttiva” nei confronti del magistrato.
Denaro contante, oggetti preziosi, altri beni e utilità tra le quali anche prestazioni sessuali.
Era quanto gli indagati nell’inchiesta della Dda di Salerno promettevano e consegnavano a Marco Petrini, presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione provinciale tributaria del capoluogo calabrese, in cambio del suo intervento “per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie – è detto in un comunicato – sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo.
In taluni casi i provvedimenti favorevoli richiesti al magistrato e da quest’ultimo promessi e/o assicurati erano diretti a vanificare, mediante assoluzioni o consistenti riduzioni di pena, sentenze di condanna pronunciate in primo grado dai tribunali del distretto, provvedimenti di misure di prevenzione, già definite in primo grado o sequestri patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, nonché sentenze in cause civili e accertamenti tributari”.
I nomi degli arrestati
– Marco Petrini, 56 anni, magistrato Corte d’appello Catanzaro;
– Vincenzo Arcuri alias “U fungiu” 69 anni di Cariati;
– Giuseppe Caligiuri 49 anni di Cariati;
– Luigi Falzetta, 53 anni di Belvedere Spinello (CS);
– Emilio Santoro, 68 anni di Cariati, ex dirigente Asp Cosenza;
– Giuseppe Tursi Prato detto Pino, 67 anni di Castrolibero, ex consigliere regionale;
– Francesco Saraco, 41 anni di Santa Caterina dello Jonio, avvocato del Foro di Catanzaro;
– Maria Tassone detta Marzia, 32 anni di Davoli, avvocato (domiciliari).
Gli indagati
– Virginia Carusi, 81 anni di Cosenza
– Lorenzo Catizone, 53 anni, avvocato di Cosenza
– Ottavio Rizzuto, 71 anni, presidente istituto Bcc del Crotonese
– Antonio Saraco alias “Totò u Cianciu” 67 anni, di Badolato (ai domiciliari per altri motivi)
– Claudio Antonio Schiavone, 55 anni di Rende
– Palma Spina, 44 anni, avvocato di Catanzaro.