Il clima incredibilmente anomalo di questo periodo sta compromettendo non poche colture. In Calabria è a serio rischio l’olivicoltura.
È troppo presto per cantare vittoria: in barba ad una stagione olivicola che ha dato segni di ripresa, soprattutto dal punto di vista qualitativo, a minare la salute delle olive calabresi adesso è il clima.
Le piogge degli ultimi giorni, unitamente alle intense grandinate ed al freddo che sta attanagliando la regione, stanno mettendo in allarme piccoli e grandi imprenditori agricoli che temono per la salute dei propri oliveti e, conseguentemente la produzione di olio per il prossimo anno.
«Il freddo eccezionale e la primavera che sembra non arrivare più, hanno provocato alle piante di olivo delle ustioni da gelo; le forti raffiche di vento che stanno sferzando i nostri territori, poi, non hanno fatto altro che esasperare il già evidente – ad un occhio esperto – stato di stress degli alberi» spiega il presidente di Confagricoltura Catanzaro Walter Placida.
«A questo va aggiunto – continua – che alcune varietà di piante di olivo, come la Carolea e la Biancolilla tipiche della zona costiera, sono già in fase di bocciolatura e questi continui e significativi cambi di temperatura non possono non danneggiare le nuove gemme.
Ad ogni modo è davvero difficile comprendere ora l’entità dei danni che questa situazione climatica potrà provocare; certo è che ce ne saranno e siamo molto preoccupati in quanto clima, mercato e speculazioni non fanno altro che creare un futuro sempre più incerto per l’olivicoltura nazionale e calabrese nello specifico».