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Un migrante morto ed altri due feriti. E’ il bilancio di una sparatoria avvenuta in località Ex Fornace, a San Calogero, nel vibonese, sulla quale gli inquirenti avrebbero le idee ben chiare e starebbero seguendo una pista precisa per risalire all’autore.
La vittima è un cittadino del Mali di 29 anni, Sacko Soumali. Raggiunto alla testa da alcuni pallettoni sparati con un fucile, l’uomo è stato trasportato d’urgenza nell’ospedale di Reggio Calabria dove è morto poco dopo il ricovero. Lievi le ferite per gli altri due.
I tre, tutti regolari in Italia, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Tropea che conducono le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Vibo Valentia, erano giunti a piedi in un vecchio capannone abbandonato da San Ferdinando (Reggio Calabria) dove vivono per prendere alcune lamiere da utilizzare nella baraccopoli.
“Mentre eravamo li – ha raccontato stamani uno dei feriti, Drane Maoiheri, di 39 anni, già tornato alla baraccopoli – si è fermata una Fiat Panda bianca vecchio modello ed è sceso un uomo con un fucile che ci ha sparato contro 4 volte”.
E proprio la vendetta per il furto delle lamiere è l’ipotesi su cui si sono concentrate le attenzioni degli investigatori che escludono la matrice xenofoba. Subito dopo il fatto, a tarda sera, a Reggio si è svolta una riunione d’urgenza del coordinamento delle forze di polizia: è stata convocata in serata nella Prefettura in considerazione del fatto che i tre risulterebbero dimoranti nell’area di San Ferdinando.
Al termine della riunione è stata programmata l’ulteriore intensificazione dei controlli nell’area che ospita la tendopoli. Nella zona, comunque, la situazione è tranquilla, sia nella tendopoli ufficiale, dove vivono circa 800 migranti, che nella baraccopoli distante poche centinaia di metri dove ne vivono attualmente altri circa 2-300, mentre il picco si raggiunge nel periodo invernale.
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