Beni per circa 200 milioni di euro sono stati confiscati all’imprenditore Salvatore Mazzei, 62 anni, di Lamezia Terme.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro, è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro, del Comando provinciale di Catanzaro e del Gruppo di Lamezia Terme.
Sono state confiscate 26 società, 67 fabbricati, 176 appezzamenti di terreno, 13 autocarri, 5 auto, 10 macchine operatrici per cantiere, un motociclo. La confisca è stata preceduta da un sequestro richiesto a conclusione di un’indagine della Dda di Catanzaro diretta dal procuratore Nicola Gratteri e coordinata dall’aggiunto Giovanni Bombardieri.
L’indagine, avviata nel 2011, inizialmente dalla Procura di Lamezia Terme e poi trasferita per competenza territoriale alla Procura di Catanzaro, ha permesso di ricostruire un patrimonio acquisito, secondo l’accusa, illecitamente oltre ad una rilevante sproporzione tra i redditi dichiari ed il patrimonio di Mazzei.
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