“Ringrazio Carlo Guccione e Giuseppe Mazzuca per la scelta unitaria compiuta. Una scelta che parte dalla consapevolezza della fase difficile che stiamo vivendo e dal ruolo di responsabilità e di governo che il nostro partito riveste a livello nazionale, regionale e provinciale”
E’ quanto ha affermato, tra l’altro, il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, concludendo i lavori dell’assemblea provinciale del Pd che si è svolta questa mattina a Cosenza nella Sala Nova della Provincia sul tema: “L’unità del Pd è la forza motrice del cambiamento”.
“Purtroppo -ha aggiunto Oliverio- quella che ci siamo lasciati alle spalle è una stagione in cui sono prevalse polemiche e divisioni che hanno determinato anche una scissione, seppur limitata, all’interno del nostro partito.
E’ prevalsa una impostazione tutta ripiegata su noi stessi e tesa prevalentemente all’affermazione di equilibri interni che hanno posto spesso in secondo piano i problemi veri che si agitano nella società e tra la nostra gente.
Ora si apre una fase nuova in cui, dall’esito delle elezioni politiche, dipenderà la prospettiva del nostro stesso partito. La posta in gioco non riguarda l’elezione di Caio o di Sempronio, ma il futuro di una grande forza politica come la nostra, nata dieci anni or sono per unire le forze del centrosinistra, per costituire un’alternativa al centrodestra e per collocare, con un peso rilevante, l’Italia in Europa, in una prospettiva di crescita e di sviluppo. Senza un forte partito in campo, qualsiasi azione di governo e anche le scelte e i cambiamenti più importanti risultano limitati e ininfluenti.
La funzione della politica non può essere solo quella di mettere in campo un progetto al quale ancorare un’azione di governo, ma anche di far vivere quel progetto nelle articolazioni sociali di una regione come la nostra perché possa diventare motore di crescita e di trasformazione. Purtroppo, in questi anni abbiamo registrato un forte deficit da questo punto di vista. Ora dobbiamo cambiare rotta e mettere definitivamente da parte divisioni e lacerazioni che, inevitabilmente, ridimensionano e rendono ininfluente ogni azione di governo ed ogni forma di cambiamento.
Questa è la grande responsabilità a cui ognuno di noi è chiamato in questo momento. Da qui, da Cosenza e dalla sua provincia, che è la più grande della Calabria, può venire una spinta importante che dovrà necessariamente riverberarsi su tutto il territorio regionale e sull’intero corpo del nostro partito”.
“Da circa due anni e mezzo -ha proseguito il Presidente Oliverio- governiamo la regione più difficile d’Italia. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa che era praticamente impossibile trasformare dalla sera alla mattina. In questi anni abbiamo lavorato sodo per mettere in campo risorse ed iniziative importanti e per porre la nostra regione, che negli anni passati era stata letteralmente fatta deragliare, sul binario giusto.
Di fronte alla gravità dei problemi non abbiamo arretrato di un millimetro e non ci siamo fatti travolgere dall’emergenza, ma abbiamo posto le condizioni per dispiegare nell’economia e nella società calabrese azioni che, in futuro, avranno una forte incidenza e determineranno un decisivo cambiamento strutturale nella vita della nostra regione. Abbiamo aperto i primi cantieri e stiamo investendo risorse importanti che stanno finalmente entrando nel sistema economico e nella vita della nostra terra e della nostra gente.
Tutto ciò, però, richiede una forte azione politica, una partecipazione attiva dei cittadini e degli iscritti ed un forte radicamento del partito sul territorio. I circoli devono diventare luoghi in cui si riaprono gli spazi di confronto e di partecipazione reale della nostra gente alle scelte e alle decisioni. Il congresso, ancor più oggi che si realizza questo approdo unitario e viene meno la tentazione della conta a tutti i costi, deve diventare momento di dibattito e di riflessione profonda sui gravi problemi che affliggono la Calabria.
Se faremo questo i congressi diventeranno un’occasione perché l’unità si propaghi in modo diffuso sul territorio e diventi un dato caratterizzante della costruzione del Pd. Anche i diversi punti di vista avranno maggiore possibilità di esprimersi liberamente, senza l’assillo di alcun condizionamento”.
“Io credo -ha concluso Oliverio- che ci siano tutte le condizioni perché, a partire dalla nostra unità, si possano determinare profondi cambiamenti nella vita della Calabria. La nostra più grande ambizione non è quella di accontentarci o di galleggiare a tutti i costi.
Abbiamo sciolto 19 società partecipate, abbiamo chiuso i mulini delle clientele e degli sprechi e stiamo riordinando gli enti subregionali che abbiamo commissariato. Per quanto mi riguarda intendo continuare a camminare su questa linea in modo determinato, senza fare sconti a me stesso e a nessun altro, perché sono convinto che solo attraverso questa strada, che deve vedere il Pd protagonista principale, si possa costruire il recupero di prospettive migliori per la nostra regione e un recupero di credibilità della politica, tenendo presente che da soli non ce la facciamo e che occorre anche andare oltre lo stesso Pd.
Andare oltre significa avere più attenzione a esperienze di civismo democratico che ci sono, si organizzano e si muovono in Calabria. Sto già pensando di promuovere, in tal senso, un incontro di confronto con queste realtà per stabilire, se possibile, un cammino comune. Oggi abbiamo posto un mattone importante perché si possa realizzare anche questo percorso. Se proseguiremo su questa strada renderemo un servizio importante alla Calabria, prima ancora che al Partito Democratico”.