Non sono stabiliti dal codice della strada anche se la loro istituzione fa parte di una norma di civiltà; facilitare tutte le donne in stato interessante o con un bimbo piccolo da scarrozzare. Stiamo parlando dei parcheggi rosa.
Sarà capitato a molti di noi di vederli in alcune città: parcheggi designati da strisce rosa e da specifici cartelli per le donne in gravidanza o con bebè a bordo. Sono aree di cortesia, gratuite, Una iniziativa ammirevole dei comuni, un gesto di civiltà che agevola la vita delle donne in un momento così delicato come la maternità. I parcheggi rosa sono da tempo una realtà in molte città italiane ed ora anche in alcuni centri del comprensorio soveratese: dopo il comune di San Sostene, guidato dal sindaco Luigi Aloisio che li ha istituiti sul lungomare – ben cinque aree parcheggio per i diversamente abili e quattro per le donne in gravidanza o con figli appena nati, oltre due passerelle sino alla battigia del mare – anche Montepaone ne riserva uno davanti all’Istituto Comprensivo “don Mario Squillace” per donne in gravidanza e mamme con bambini fino a 1 anno di vita.
Ci auguriamo che anche altri comuni prendano esempio e che, laddove sono stati introdotti, il senso civico avrà la meglio, senza dover assistere a una delle solite contraddizioni all’italiana, visto che il comune non potrà multare chi sgarra, non essendo regolamentati. È tutto lasciato al senso civico degli automobilisti.
La sensibilità e il rispetto verso il prossimo, devono prescindere da qualsiasi regola scritta. Sono valori da riscoprire dentro di noi. Lo dobbiamo ai nostri figli e a tutte le generazioni future.
Rosy Urso