Anche i massimi palazzi istituzionali della Calabria, la Giunta e il Consiglio regionali, subiranno dei mutamenti in conseguenza dei risultati delle elezioni politiche.
Per l’esecutivo tecnico guidato da Mario Oliverio sono aperti i giochi dopo l’uscita di Antonio Viscomi, vicepresidente e assessore al Bilancio, eletto con il Partito democratico alla Camera col plurinominale.
Un rimpasto che, tra l’altro, arriva a circa un anno e mezzo dalle prossime elezioni regionali, con le forze politiche che hanno già avviato i primi movimenti per “piazzare” i propri candidati. Anche in questo clima bisognerà capire se la sostituzione di Viscomi sarà l’unica nell’esecutivo oppure se potranno arrivare altri cambi di poltrona.
É, invece, tutto interno al centrodestra l’unico cambio della guardia che si verificherà a Palazzo Campanella, sede dell’assemblea legislativa calabrese, dove al consigliere regionale Wanda Ferro, eletta alla Camera con Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Vibo Valentia, non subentrerà Giuseppe Mangialavori, diventato anch’egli neosenatore del centrodestra.
Proprio Mangialavori, nei mesi scorsi, aveva dovuto fare posto alla Ferro, già candidata alla presidenza della Regione cui non era stato attribuito il seggio all’indomani delle regionali del 2014, e poi entrata in Consiglio a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato emessa al termine di una lunga vicenda giudiziaria.
Ad occupare il seggio del Consiglio regionale rimasto vacante sarà, per la coalizione di centrodestra, Claudio Parente, primo dei non eletti di Forza Italia nel collegio centrale della Calabria.