Nei giorni scorsi la Regione Calabria ha diffuso i dati sui tributi non pagati dai Comuni nel 2013/2014 e 2015 ripresi dal Corriere della Calabria.
Per quanto riguarda i dati relativi al 2013-14 risultano 103 municipi insolventi per un debito di 23 milioni.
Ancora una volta, la maglia nera va a Reggio Calabria, prima della classifica per netto distacco, con un debito che sfiora i 10 milioni di euro (2,9 nel 2013 e 7 nel 2014). Segue il Comune di Cosenza, che nel biennio in questione ha maturato un passivo di 2,6 milioni. Medaglia di bronzo a Locri, con una esposizione pari a un milione di euro.
Nel 2015 le cose vanno peggio: 310 municipi morosi su un totale di 409, per un passivo di ben 76 milioni di euro. In totale 100 milioni! Le tasse sul conferimento dei rifiuti, in sostanza, non le paga nessuno. Con tutte le conseguenze del caso: la Regione, infatti, ha già avviato le procedure per lo stop ai trasferimenti. Significa che i Comuni morosi, cioè quasi tutti, non potranno contare sui fondi regionali per gli investimenti. Nel decreto di approvazione dell’elenco dei Comuni morosi (firmato lo scorso 10 marzo dal dirigente del settore Rifiuti Ing. Antonio Augruso) viene specificato che «essendo trascorsi oltre 60 giorni dalla scadenza del pagamento, si procederà con l’applicazione delle misure» previste da due leggi: la 8 del 2002 e la 19 del 2009, che danno alla Regione la facoltà di disporre il fermo amministrativo e di incamerare somme per tutelare i propri crediti. Di seguito l’elenco completo 2015:
Il caso più eclatante è, di nuovo, quello di Reggio Calabria, che in un solo anno ha accumulato debiti pari a 11 milioni di euro che si aggiungono a quelli del biennio precedente, per un totale di circa 21 milioni di euro. Catanzaro ha accumulato un debito particolarmente oneroso: 6 milioni e 270mila euro. Subito dopo c’è Lamezia Terme, con un rosso di 3,3 milioni.
Fra i comuni medio-piccoli: Soverato (805mila), Locri (927mila), Melito Porto Salvo (872mila), Cirò Marina (981mila,) San Giovanni in Fiore (771mila), Mendicino (666mila).