Di seguito un intervento del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto) a proposito della convocazione di un Consiglio regionale sulla Sanità:
“Il dibattito sulla sanità – dopo aver riempito per quasi tre anni le pagine dei giornali partendo dalla infinita guerra di logoramento tra Oliverio e Scura fino alle più recenti schermaglie tra il governatore ed il ministro Lorenzin – approderà in Consiglio regionale.
Potrà essere davvero l’occasione per fare finalmente chiarezza sulle responsabilità della cattiva gestione della sanità in Calabria, che non riesce a migliorare significativamente i livelli essenziali di assistenza e, soprattutto, non riesce a frenare la pesantissima emigrazione sanitaria.
Per questo ho chiesto al presidente Irto di invitare alla seduta del Consiglio sulla sanità in Calabria anche il commissario al Piano di rientro Massimo Scura e i dirigenti generali delle aziende sanitarie e ospedaliere.
Questi ultimi, nominati dal governatore, sono coloro a cui di fatto è affidata la gestione quotidiana del sistema sanitario. La politica ha infatti bisogno innanzitutto di capire quale è lo stato dell’arte, ma soprattutto deve sapere cosa vorrà fare Oliverio se riuscirà a vincere questa battaglia tutta interna al Partito Democratico, che ha scelto l’ingegnere Scura per il ruolo di commissario, e che continua a sostenerlo nonostante le proteste del governatore.
Non ci interessa sapere chi farà il commissario alla sanità, se il governo di centrosinistra affiderà il compito al presidente della Regione come è avvenuto con De Luca in Campania – anche se in una situazione oggettivamente diversa – o se continuerà a trattare la Calabria come una colonia, ma vogliamo capire cosa farà Oliverio se verrà investito dei pieni poteri in un settore delicato quale quello della tutela della salute dei cittadini.
Vogliamo sapere se Oliverio si assumerà la responsabilità delle scelte impopolari, quale è la sua visione di sanità alternativa a quella di Scura, quali ospedali chiuderà e quali manterrà in vita, quali strutture taglierà e quali pensa di riconvertire.
Ho infatti il timore che, dietro le prese di posizioni demagogiche, il governatore nasconda la mancanza di un reale progetto per rendere la sanità calabrese efficace ed efficiente e capace di dare risposta alla forte domanda di salute dei cittadini, che quando si recano in ospedale per essere curati non si chiedono se le responsabilità di ciò che si trovano di fronte, nel bene e nel male, siano del presidente della Regione o del Commissario nominato dal Governo.
Il presidente Oliverio potrà averci al suo fianco in una battaglia che potrà essere ancora più forte e legittima se condivisa anche dalla minoranza, e che dovrà puntare alla fine del commissariamento della sanità calabrese. Ma il nostro sostegno non può arrivare a scatola chiusa, ma solo intorno ad un proposta seria e capace di invertire la rotta nella gestione della sanità e di consentire a migliaia di calabresi di ricevere cure di qualità restando nella propria regione”.