Presentati due romanzi del catarisano Fioravante Dolce, autore ultraottantenne tornato nel suo paese natale dopo aver concluso a Roma la vita lavorativa. “Mi avere regalato un sogno, quello che ho atteso per anni”! Sono state queste le parole che l’autore ha indirizzato all’editore Vincenzo Ursini, a conclusione della presentazione dei volumi tenutasi sabato sera presso il Centro di aggregazione sociale “I gabbiani” di Santa Caterina dello Jonio.
Effettivamente, l’incontro con lo scrittore ultraottantenne, è stata una bella occasione per radunare i suoi amici di sempre. C’erano Mario Carioti, Bruno Severino, Nicola Carnuccio, Nicola Samà, Vincenzo Tropiano, Salvatore Severino, Mario Riccio, Domenico Romeo, Piero Giannini, Salvatore Marino, Nicola Carnuccio e numerosi altri; tutti uniti da quel forte senso di appartenenza che caratterizza ancora, per fortuna, tante nostre piccole comunità.
Gli interventi sono stati introdotti e coordinati da Antonio Montuoro, medico e presidente dell’Associazione “Teura” di Tiriolo, nonché critico della casa editrice Ursini.
“Dolce – ha detto Montuoro – è una persona straordinaria perché appartiene a quella Calabria che non si piange addosso, quindi alla Calabria migliore. Ed è un autore che, seppur autodidatta, ci fa sognare perché con i suoi libri ci riporta con dolcezza agli anni della nostra infanzia, quando per essere felici bastava davvero poco”.
A portare il saluto ai presenti è stato il presidente del Centro “I gabbiani”, Fortunato Colubriale. Dopo aver letto il messaggio augurale del sindaco Giuseppe Leto, assente per improvvisi impegni professionali, Colubriale ha ringraziato i presenti e il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri, Gabriele Pedone. “Con la presentazione del nostro socio e scrittore – ha detto – abbiamo avviato un significativo percorso di crescita culturale che darà sicuramente altri buoni frutti”.
Hanno, quindi, preso la parola la professoressa Caterina Leto e il dottor Antonio Tropiano. Leto si è soffermata sul volume “La principessa Occhiblu”. “E’ una lunga fiaba ambientata in Calabria – ha detto – caratterizzata da diversi colpi di scena, nella quale, oltre ai personaggi consueti delle favole (Re, Regina, principessa, giovane popolano e mago cattivo), troviamo luoghi di indubbia bellezza, quelli dei nostri territori. L’autore ha saputo efficacemente raccontare l’amore e l’onestà attraverso la storia della protagonista”.
Il volume “Carlo e Luca” è stato, invece, analizzato dal filologo Antonio Tropiano. “In questo lungo racconto – ha sottolineato – troviamo sicuramente il coraggio della tenerezza e l’ostinazione della ricerca della felicità. La scrittura è disinvolta e a volte quasi incosciente. È un libro, tuttavia, carico di grande umanità”.
Infine, ha preso la parola Bruno Severino. “Dopo anni di lavoro e sacrifici – ha detto – l’amico Fioravante sta completando le sua vita in modo veramente straordinario, realizzando quel sogno che ha inseguito da sempre”. Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande sensibilità dell’editore Vincenzo Ursini. Nel ringraziare i presenti, Ursini ha confermato la volontà della sua casa editrice di continuare a dare spazio agli autori inediti.