
Come dimenticare Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia alle prese con l’attività di falsari nel film del 1956 “La banda degli onesti”?
Il regista Giuseppe Miale di Mauro prende libera ispirazione proprio dalla sceneggiatura di Age e Scarpelli nel suo spettacolo “Gli onesti della banda”, in scena al Teatro del Grillo domenica 24 febbraio nei due consueti turni: ore 17 e 20.45.
COMPAGNIA NEST
GLI ONESTI DELLA BANDA
Riscrittura di Diego De Silva e Giuseppe Miale Di Mauro
con IVAN CASTIGLIONE, FRANCESCO DI LEVA, GIUSEPPE GAUDINO, IRENE GRASSO, ADRIANO PANTALEO, LUANA PANTALEO, ANNA STABILE e con la partecipazione di ERNESTO MAHIEUX
regia di Giuseppe Miale di Mauro
Dopo il premiatissimo Il sindaco del rione Sanità di Martone, la compagnia NEST di Napoli è la protagonista di questa sorprendente riscrittura della sceneggiatura di Age e Scarpelli del La banda degli onesti con Totò e Peppino, firmata dallo scrittore Diego De Silva e dal regista Giuseppe Miale di Mauro. Il lavoro riprende il tema dell’illegalità del film, un classico della commedia, e lo fa girare attorno a quello della lotta per la sopravvivenza dei precari contemporanei.
Un testo che regala riflessioni e risate e rappresenta per gli autori un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale.
«Abbiamo deciso di ritornare a una tematica che ci appartiene – racconta Giuseppe Miale Di Mauro – , torniamo a occuparci di legalità, ma tenendo ferma la necessità di ricercare altri codici, più moderni e meno realistici. Così abbiamo pensato che la leggerezza potesse essere un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale, di raccontare i meccanismi che attanagliano la società, facendo in modo che il pubblico percepisse certe dinamiche come universali. La strada della commedia brillante ci è sembrata rispondere a queste esigenze e per fare in modo che la nostra commedia mantenesse uno spessore anche di indagine sociale, abbiamo chiesto ad un grande scrittore come Diego De Silva di collaborare al progetto. Il nostro Gli onesti della banda, riprendendo uno dei testi più famosi della tradizione comica, ripercorre le difficoltà del precariato moderno, mostrando come anche le persone oneste possano trovarsi invischiate nei meccanismi dell’illegalità, loro malgrado, vittime e carnefici ad un tempo. I nostri “onesti” dovranno fare i conti con la loro disonestà. Questo è il punto dolente, perché scoprono che la disonestà ha una forma tentacolare. È una morsa, da cui paradossalmente “gli onesti” tornano a sentirsi liberi solo nel momento in cui si trovano a scontare la pena delle loro azioni di malaffare».
DURATA 1:40 – SENZA INTERVALLO
IL BIGLIETTO RIDOTTO RISERVATO AGLI UNDER 25 ANNI E’ ACQUISTABILE SOLO PRESSO LA BIGLIETTERIA DEL TEATRO E I PUNTI PREVENDITA