REGGIO CALABRIA, VICENDA MIRAMARE: ECCO L’INTERROGAZIONE DI ‘CORAGGIO ITALIA’
Ripepi chiede a sindaco facente funzioni e assessore di “comprendere le eventuali conseguenze sulle casse comunali e sui cittadini”
Continua in questi giorni l’azione politica di Coraggio Italia Reggio Calabria.
Attraverso il coordinatore provinciale e consigliere comunale Massimo Ripepi, ‘Coraggio Italia’ insiste nel chiedere chiarimenti al sindaco facente funzioni e all’assessore competente sulla vicenda “Miramare”.
L’obiettivo è che «forniscano – evidenzia Ripepi – riferimenti e documentazione utile e dettagliata volta a conoscere lo stato attuale della gestione con riferimento alle spese sostenute ed all’eventuale mancato introito per l’utilizzo e/o la concessione in godimento, a vario titolo».
L’interrogazione presentata oggi al consiglio comunale mira in particolare, ad accertare e comprendere le eventuali conseguenze sulle casse comunali e sui cittadini, «ormai vittime inconsapevoli di questo modus operandi dell’attuale Amministrazione», aggiunge il coordinatore provinciale di ‘Coraggio Italia’.
Il documento infatti punta a sapere «quali siano gli oneri, costi e spese sostenuti dal Comune a seguito dell’assegnazione della concessione d’uso del Miramare all’associazione “Il Sottoscala”, compresa la valutazione del mancato guadagno derivante dall’eventuale concessione onerosa del bene immobile e sue pertinenze, nonché al fine di conoscere tutti i costi, nessuno escluso, eventualmente sostenuti dal Comune per consentire l’uso da parte di terzi dello stesso bene immobile compreso l’utilizzo di servizi ed impianti che hanno reso agibile l’intero immobile assegnato».
«Si tratta di legittime richieste – insiste Ripepi – che non potranno essere ignorate da una classe politica reggina sempre più in difficoltà e che non ammette il suo totale fallimento. Reggio Calabria nelle ultime posizioni come qualità della vita, secondo la nota indagine della redazione del IlSole24ore, dimostra la totale incapacità amministrativa.
Attendiamo adesso, come da Regolamento, una risposta scritta entro 15 giorni».
Come previsto, infatti, dall’articolo 43, comma 8, del Regolamento per l’Organizzazione e il Funzionamento del consiglio comunale, all’interrogazione bisogna dare tempestiva risposta scritta entro 15 giorni dalla sua presentazione.
«Tutta la città attende soluzioni – conclude Ripepi -, ma siamo di fronte ad un muro di gomma.
Manca un progetto e una visione di rilancio dell’intero territorio e l’Amministrazione non riesce a garantire neanche i servizi essenziali. Occorrono urgenti riscontri ed azioni finalizzate al rilancio.
La nostra azione politica si basa sulla concretezza e sulla difesa del territorio. Vogliamo e dobbiamo dare risposte concrete ai cittadini».