“Ricorderemo per sempre questo giorno, il giorno in cui il nostro guerriero ci ha salutato per sempre. Ma lui oggi non ha perso, ha vinto più e più volte! È andato solo a riposare un po’.
Siamo contenti che non sia volato via da solo ma con migliaia e migliaia di persone accanto oltre noi, la famiglia più grande del mondo”. È con questo straziante post su Facebook che i suoi cari comunicano la scomparsa di Orlando Fratto, ‘il guerriero’, il 37enne di Soverato che nel 2018, grazie a una catena di solidarietà, era riuscito a sottoporsi a un delicato intervento a New York per un sarcoma; da lì diversi interventi, la speranza di farcela, l’amputazione della gamba lo scorso mese di marzo e oggi il triste epilogo.
La storia del guerriero Orlando
A Orlando nel 2015 era stato diagnosticato un sarcoma ad una gamba: le cure erano partite subito, ma non erano servite a debellare il male che era tornato avanzando al punto da fare dire ai medici che il ragazzo non era più operabile e quindi senza speranza. A questo punto si era profilata un’unica possibilità: raggiungere New York, il Columbia University Medical Center, dove nel 2018 “il guerriero” era stato operato dal dott. Kato Tomoaki, artefice di una tecnica chirurgica in grado di avere la meglio sul sarcoma. Nel giro di pochi mesi, grazie al passaparola e al tam tam dei social, era partita una raccolta di fondi che aveva consentito all’allora trentacinquenne di raggiungere la Grande Mela. Una storia che aveva commosso la Calabria intera e non solo, grazie alla straordinaria catena di solidarietà che era stata messa in piedi per cercare di aiutare Orlando, uno dei simboli di coraggio nell’affrontare le avversità.