Aggiudicati i lavori per l’intervento di miglioramento sismico della sede del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro.
Ne dà notizia il presidente della Provincia Sergio Abramo, spiegando che “l’operazione mira a mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche costruttive originarie del complesso, compatibilmente con le esigenze di sicurezza e di funzionalità derivanti dalla particolarità dell’uso dell’edificio”
L’attuale complesso edilizio del comando provinciale dei vigili del fuoco, sito in via Vinicio Cortese, è formato da otto corpi di fabbrica strutturalmente indipendenti, anche se separati da giunti di dimensioni inadeguate. Tale carenza comporta un grave pericolo in caso di sisma.
“L’intervento – osserva Abramo –, possibile grazie al finanziamento della Regione Calabria pari a 2 milioni 950 mila euro, mira al risanamento strutturale di uno degli edifici più importanti della città, dal momento che riveste un ruolo preminente nelle situazioni di emergenza di protezione civile”.
La ditta aggiudicataria dell’appalto è la B. L. Costruzioni Srl e, tenuto conto dei tempi necessari per definizione delle procedure che porteranno alla stipula del contratto, i lavori dovrebbero avere inizio entro un paio di mesi.
“Le indagini effettuate sulle strutture portanti dell’edificio – spiega il dirigente dei Lavori pubblici, Floriano Siniscalco –, hanno evidenziato l’omogeneità dei corpi di fabbrica, tutti costruiti in cemento armato alla stessa epoca, con un problema fondamentale che è quello delle dimensioni inadeguate dei giunti sismici.
Tale problema comporta un grave pericolo in caso di sisma in quanto le oscillazioni asincrone possono portare a martellamenti tra gli edifici. Ciò ha indirizzato la progettazione definitiva verso lo spostamento di alcuni telai in cemento armato, soprattutto in corrispondenza dei corpi d’angolo, e verso l’adozione di tecniche di solidarizzazione di corpi di fabbrica eliminando di fatto il giunto.
E’ stato ipotizzato un intervento di miglioramento statico che mantenga ed integri lo schema strutturale originario senza opere invadenti”.
L’intervento progettuale mira a recuperare l’efficienza strutturale aumentando la resistenza del complesso sulla base dei seguenti interventi: migliorare il confinamento dei nodi di base e testa dei pilastri al fine di salvaguardare questi elementi strutturali dalla formazione di cerniere; spostamento dei telai in cemento armato in corrispondenza dei corpi d’angolo in modo da definire giunti sismici adeguati; solidarizzazione dei giunti dei corpi centrali; ridistribuzione delle sollecitazioni sulle strutture attraverso un intervento in fondazione di rinforzo con una platea nervata da costruire all’interno del graticcio di fondazione esistente.