“In riferimento a quanto apparso sulla stampa circa le graduatorie dell’Avviso pubblico sulle iniziative culturali in Calabria, giova sottolineare alcuni aspetti utili a chiarire in maniera inequivocabile il funzionamento del procedimento in corso”.
E’ quanto si legge in una nota del Dipartimento “Turismo, Beni Culturali, Istruzione della Regione Calabria.
“Innanzitutto -prosegue la nota- la Commissione di Valutazione per l’azione 1, che ha reso pubbliche due graduatorie provvisorie (tipologia A Grandi “Festival” con almeno dieci edizioni e tipologia B con minimo tre edizioni alle spalle) non ha subito in alcun modo interferenze da parte di alcuno, né dalla politica, dalla Giunta e tantomeno dal Presidente della Regione e ha lavorato nel più assoluto rispetto delle regole stabilite nel bando e delle legge.
La Giunta regionale, secondo quanto compete all’organo di governo, con l’individuazione e la programmazione delle risorse per generare l’Avviso pubblico, ha fornito al Dipartimento gli elementi di indirizzo politico necessari per costruire la strategia culturale a cui il presente bando guarda.
Va sottolineato che l’Avviso pubblico in questione, articolato in tre azioni e più tipologie, è finanziato con fondi Pac (Piano Azione e Coesione) 2014-2020, asse 6, che impone finanziamenti dedicati alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali o di alta valenza turistica e non al mero intrattenimento artistico e musicale come è stato fino al precedente bando. Il concetto di valorizzazione è esplicitato nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale (ed ambientale in questo caso) e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e nel decreto legislativo 112 del 1998 che riconosce ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza dei beni culturali e ambientali. Non si può in alcun modo ammettere una logica continuativa tra il bando 2016 e il bando 2017, che sono ispirati a strategie del tutte differenti. L’Avviso 2017 prevede per le Azioni 1 A e 1 B già citate, il cofinanziamento di carattere triennale per le iniziative ammesse al sostegno regionale, guardando ad una programmazione di più ampio respiro sulla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e la promozione dell’identità culturale dentro e fuori il territorio calabrese, con un notevole supporto agli organizzatori per la costruzione di progetti sostenibili e in grado di competere nel panorama culturale nazionale. Aspetto che è stato decisamente apprezzato dalle istituzioni e dai soggetti che operano nel campo della valorizzazione culturale in Calabria. La Commissione di Valutazione, attenendosi a quanto previsto dall’Avviso pubblico, ha provveduto alla verifica della sussistenza di tutti i requisiti di ammissibilità, alla valutazione della validità tecnica delle proposte progettuali a cui sono stati attribuiti i punteggi relativi ai vari criteri di valutazione indicati nel punto 14 del bando medesimo. La valutazione attiene anche alla completezza documentale della proposta che deve fornire un quadro compiuto del progetto, ai fini della misurazione da esprimere in termini di punteggio. Ciò è quanto prevede espressamente l’Avviso pubblico. I punteggi, come ovvio, sono direttamente riferibili ai criteri di selezione pubblicati nel bando e disponibili per chiunque. Sono proprio i criteri di selezione a costituire il fondamento della valutazione e la motivazione stessa del punteggio attribuito. A chi ha prodotto istanza di accesso agli atti ed è stato già ricevuto dagli uffici del Dipartimento, è stata resa disponibile tutta la documentazione prodotta dalla Commissione prevista dagli articoli dell’Avviso, nel massimo rispetto della trasparenza dovuta ai candidati e delle norme vigenti. Riguardo gli aspetti finanziari, va precisato che la Regione Calabria, per ciascun progetto ammesso in posizione utile, non sostiene l’intero budget dell’iniziativa, ma può concedere un cofinanziamento fino a un massimo del 70% rispetto alla spesa complessivamente ammissibile. Va da sé, quindi, che non tutto il programma degli eventi è finanziato dall’amministrazione regionale e, in ogni caso, all’emanazione della graduatoria definitiva seguirà la stipula di una convenzione che disciplinerà le spese rendicontabili dal soggetto proponente. In ordine ad alcune polemiche sollevate a mezzo stampa, si precisa che il presente Avviso pubblico non è finanziato dalla legge per l’attività teatrale di recente approvazione e i cui criteri non incidono sulla valutazione delle iniziative candidate al bando in oggetto. Non sono state pertanto seguite, come peraltro la legge naturalmente impone, logiche personalistiche, politiche, geografiche o di parte. Nei casi specifici delle Città di Catanzaro e di Reggio Calabria, citate dagli articoli di stampa, va evidenziato che ben più di un progetto di entrambi i capoluoghi è collocato in posizione utile”.
“Non corrisponde al vero, inoltre-conclude la nota- che non siano stati ammessi progetti ad accesso gratuito per il pubblico nella Città Capoluogo di Regione, come è facilmente desumibile dalla lettura delle graduatorie emesse dalla Commissione”.