IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE URBANISTICA REGIONALE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE. WANDA FERRO (FI): ALTRA BRUTTA FIGURA PER LA CALABRIA, GLI AUTORI DELLA LEGGE IMPUGNATA RIMETTANO IL MANDATO.
Di seguito una dichiarazione della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro:
Non siamo affatto sorpresi che il Governo abbia impugnato la nuova legge urbanistica davanti alla Corte Costituzionale, quanto avvertiamo un senso di disagio per l’approssimazione e l’alterigia con le quali la Giunta dei Professori ha sottovalutato i profili di incostituzionalità della legge di tutela e governo del territorio che riguarda l’intero sistema produttivo sino al punto di incidere profondamente sullo sviluppo socioeconomico della Regione Calabria.
Allo stesso modo non siamo sorpresi che anche l’ufficio legislativo della Regione Calabria abbia ignorato i profili di incostituzionalità che hanno indotto il governo ad impugnare la legge davanti alla Consulta, piuttosto ci meraviglia che il governatore Oliverio non abbia ancora accresciuto di professionalità quell’ufficio legislativo che ha difeso strenuamente la legge per la quale il presidente candidato miglior perdente è rimasto fuori dal Consiglio Regionale e su cui il Tar Calabria ha mosso rilievi di incostituzionalità tanto da rimetterla davanti alla Corte Costituzionale.
L’avevamo detto da subito che questa legge urbanistica era sbagliata, una legge che certificava la assoluta incapacità del governo regionale di programmare lo sviluppo della nostra regione, che determinava una sorta di monopolio nel settore dell’edilizia e che sembrava indirizzata soprattutto all’esercizio del potere da parte della Regione di nominare discrezionalmente i commissari in sostituzione dei Comuni.
La nuova legge regionale era stata contestata dai Comuni, dagli ordini professionali, dalle associazioni di categoria, da tutti gli addetti ai lavori e non, ma il governo Oliverio ha deciso di andare per la sua strada impattando testardamente nell’ennesima impugnativa davanti alla Corte Costituzionale esponendo la Calabria ad una nuova brutta figura.
Secondo quanto riportato nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, il governo ha impugnato la legge urbanistica regionale in quanto varie norme sarebbero in contrasto con il Codice dei beni culturali e del paesaggio ed altre, riguardanti la valutazione ambientale strategica, contrasterebbero con l’ordinamento comunitario e con la legislazione statale in materia.
In tale contesto, se fossimo in una democrazia veramente compiuta, sarebbe normale che il governo Oliverio, o quantomeno gli autori della legge impugnata, traessero le conclusioni e rimettessero il mandato, ciascuno per le proprie responsabilità.
Ma siamo sicuri che, anche questa volta, non prevarrà il senso di responsabilità e i calabresi proveranno sempre più imbarazzo ad essere governati da una politica che sembra affezionata alla gestione del potere e quell’ordine provvisorio delle cose, che genera soltanto confusione ed incertezza.