La Polizia di Stato arresta due persone per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.
Nel pomeriggio di ieri, Agenti della Squadra Volanti della Questura di Catanzaro, mentre percorrevano il centrale Corso Mazzini, notavano, nei pressi di una farmacia, due giovani, uno dei quali straniero, che, a causa del fare circospetto, attiravano la loro attenzione.
Gli operanti, quindi, senza farsi notare, si ponevano in osservazione dei due e, poco dopo, grazie alla lor professionalità riuscivano a cogliere il momento in cui uno dei due giovani, quello con tratti stranieri, con un gesto repentino, consegnava all’altro un piccolo involucro di plastica.
Prontamente bloccati entrambi, i giovani venivano identificati in un ventunenne di origini marocchine, Morchid Badr, e in un diciannovenne del luogo, al quale veniva sequestrato l’involucro appena ricevuto, contenente una dose di marijuana, ceduta verso pagamento di cinque euro.
Non paghi di quanto appena constatato, gli Agenti individuavano, nei pressi del luogo dello scambio, un appartamento, riferibile a un catanzarese di 45 anni, Giuseppe Marino, ivi trovato presente, che veniva sottoposto a perquisizione, nel corso della quale venivano rinvenuti in tre involucri 170 grammi di sostanza stupefacente, della medesima tipologia e qualità di quella poco prima ceduta al 19enne.
Nello stesso appartamento che, con tutta evidenza, serviva da “base” dello spaccio, venivano, altresì rinvenuti e sequestrati due bilancini di precisione, la somma in denaro di euro 45,00 in banconote di piccolo taglio, un coltello con tracce della sostanza in questione e due telefoni cellulari.
Le analisi di laboratorio effettuate dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica hanno certificato la natura dello stupefacente.
Alla luce di quanto accertato, gli Agenti della Volante procedevano all’arresto di Morchid Badr e di Giuseppe Marino per il reato in concorso di detenzione al fine dello spaccio e spaccio di sostanza stupefacente.
Su disposizione del P.M. di turno, i due sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.