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Ha approfittato degli incentivi previsti in ambito nazionale e comunitario per chi assume persone svantaggiate, presentando documenti falsi che attestavano la disabilità di alcuni dipendenti che in realtà non ne avevano i requisiti. Oggi alla società Infocontact srl, operante nel settore dei servizi di call center, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza beni per oltre due milioni e mezzo di euro. Nell’indagine sono state denunciate otto persone, tra funzionari della regione Calabria e dirigenti della società: l’accusa nei loro confronti è di truffa finalizzata al conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da privato e da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Lamezia Terme, al termine dell’indagine sulla società che ha sede a Roma ma opera nel territorio calabrese. L’impresa avrebbe ottenuto sovvenzioni dallo Stato e dall’Unione europea per quasi tre milioni di euro, dichiarando di avere assunto 207 dipendenti disabili o classificati come “svantaggiati”. Gran parte di essi, tra l’altro, figuravano come neo-assunti ma erano in realtà da tempo alle dipendenze della società.
Sono quattro i dirigenti della Regione che sono stati denunciati, uno dei quali è morto. Sarebbero loro ad aver attestato la sussistenza dei requisiti previsti ai fini dell’erogazione dei finanziamenti alla società. Per quanto riguarda l’Infocontact, sono stati denunciati rappresentanti e amministratori, due dei quali sono anch’essi scomparsi.
Secondo le indagini, la truffa ha permesso all’impresa di ottenere due delle tre rate dell’incentivo assegnato, precisamente 2.589.113,72 euro. L’incasso della terza rata è stato impedito dall’intervento della procura e dei finanzieri.