
Il primo cittadino di Chiaravalle, Domenico Donato, assieme ai colleghi sindaci di altri comuni ha dato vita ad un sit-in fatto in prossimità della “Domus Aurea”, la casa di cura all’interno della quale è scoppiato un focolaio di Coronavirus ormai da diversi giorni e in cui restano ancora ricoverati numerosi anziani degenti.
Una protesta posta in essere nel tentativo di mettere fine alla oramai drammatica situazione che ha già registrato il decesso di 8 persone.
Decessi che però non sono serviti a sciogliere il rimpallo di responsabilità tra le varie istituzioni coinvolte nella vicenda e che soprattutto non hanno ancora portato al trasferimento degli anziani promesso oramai da giorni.
Le stesse attività sono state più volte programmate e riprogrammate, ma di fatto la soluzione sembra ancora lontana, data la protesta montata dai primi cittadini del Chiaravallese.
«Non possiamo permettere una carneficina – ha dichiarato il sindaco Domenico Donato – l’avvocato De Santis non ha più personale infermieristico» e, come forma di protesta, i sindaci si sono recati proprio presso la “Domus Aurea” per dare un «segnale forte di intervento immediato».
A rispondere all’appello del primo cittadino di Chiaravalle i colleghi dei comuni di Cardinale, Torre di Ruggiero, Argusto, Gagliato, Centrache, Cenadi, Davoli, Stalettì e Vallefiorita ma tanti altri amministratori stanno rispondendo mostrandosi vicini alla causa.
Intanto si legge sulla pagina del comune di Vallefioruta che sono rimasti ancora 2 pazienti da trasferire.