L’assessore allo Sviluppo economico e alla promozione delle Attività produttive della Regione Calabria, Carmen Barbalace, si è dimessa. A comunicarlo è stato lo stesso assessore Barbalace indagata nella qualità di dipendente dell’ente regionale, nell’inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato al fermo di 116 persone accusate di fare parte delle più importanti cosche del “mandamento” ionico.
I reati contestati a Barbalace si riferiscono ad un periodo precedente alla sua nomina assessorile e sono abuso d’ufficio truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Barbalace, esprime “profonda amarezza che nasce dalla consapevolezza dell’assoluta estraneità della mia persona rispetto ai contesti criminali che vengono descritti nel provvedimento” e sostiene di avere sempre agito con “correttezza trasparenza e onestà. Le mie dimissioni costituiscono un atto di assoluto ed incondizionato rispetto nei confronti della magistratura e, soprattutto, dei cittadini calabresi”.
Dichiarazione di Oliverio sulle dimissioni dell’assessore Barbalace
“Le dimissioni dell’assessore Barbalace dalla Giunta regionale sono la conferma della sua sensibilità e del suo rigore. Sensibilità e rigore che hanno contrassegnato la sua funzione di assessore regionale alle attività produttive nella mia giunta”.
E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.
“Pur trattandosi di vicende giudiziarie che nulla hanno a che fare con la sua funzione di assessore regionale ma relative ad una fase precedente che la vedono indagata per il suo ruolo di dirigente della Regione –prosegue Oliverio- Carmen Barbalace ha assunto la decisione di dimettersi per un “atto di assoluto e d incondizionato rispetto nei confronti della magistratura e, soprattutto, dei cittadini calabresi”. Sento di dover ringraziare Carmen per l’impegno e la sobrietà che hanno caratterizzato il suo lavoro alla guida dell’assessorato”.
“Sono certo –conclude il presidente della Regione- che saprà dimostrare la sua estraneità per una vicenda per la quale risulta indagata”.