CI VOGLIO DIECI MILIONI DI EURO PER SISTEMARE TUTTO, NON LASCIATECI SOLI. DELIBERATO LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE. PRONTI 350 MILA EURO PER LA SP25 CHE SARÀ RIAPERTA TRA DUE SETTIMANE
Entro quindi giorni la Strada provinciale 25, fondamentale arteria che collega l’entroterra presilano con il Capoluogo di regione, sarà nuovamente percorribile nella massima sicurezza ed entro il mese di aprile, l’Amministrazione provinciale di Catanzaro avrà a disposizione i dieci milioni di euro necessari alla sistemazione della infrastruttura provinciale il cui percorso procede di pari passo con buona parte dell’acquedotto di Santa Domenica, che serve la città. Sono già stati stanziati, e quindi utilizzabili, 350 mila euro per la realizzazione di interventi urgenti volti a garantire la riapertura della strada nella massima sicurezza. Confermato l’impegno assunto dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, a nome del governatore Mario Oliverio, nella riunione tenuta in prefettura martedì scorso, relativo alla disponibilità della Regione ad anticipare i fondi necessari per gli interventi sulla Strada provinciale 25. Così come resta monitorata la situazione della Strada provinciale 34/2 che collega Gimigliano a Catanzaro da Cavorà: nelle prossime ore si valuterà come intervenire immediatamente per garantire la massima sicurezza ma senza isolare il territorio.
Il presidente della Provincia, Enzo Bruno, ha voluto tirare le somme di questi ultimi giorni drammatici di maltempo che, dopo la nevicata dello scorso 8 gennaio, hanno messo in ginocchio il sistema viario provinciale, senza risparmiare i dettagli di una situazione strutturale preoccupante ma nello stesso tempo non allarmante proprio perché “il sistema ha funzionato”. E lo fa il giorno dopo la firma della delibera con cui richiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Il quadro dettagliato del sistema della viabilità provinciale dopo il maltempo è stato tracciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro alla presenza del dirigente capo della Protezione civile, Carlo Tansi, e del dirigente del settore Lavori Pubblici della Regione, Pino Iiritano; il dirigente del settore Viabilità della Provincia, Floriano Siniscalco e il dirigente del settore Ragioneria dell’Ente, Pino Canino. Presenti anche il vice presidente della Provincia, Marziale Battaglia; il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Ciccio Severino; i consiglieri provinciali Marco Polimeni e Davide Zicchinella, e numerosi sindaci, tra questi il sindaco di Gimigliano, Massimo Chiarella; di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, di Miglierina, Pietro Guzzi; il sindaco di Sellia Marina, Francesco Mauro e il vice sindaco di Zagarise, Giuseppe Dardano.
Qual è il territorio interessato dai danni
Da Marcedusa a Guardavalle: tutto il territorio provinciale è interessato da frane, smottamenti, avvallamenti e danni al manto stradale che hanno richiesto interventi che gli uffici competenti hanno garantito con la massima celerità grazie al contatto diretto con i sindaci e la collaborazione con la Regione e la Protezione civile. Le situazioni di particolare criticità risultano essere: la ben nota Strada provinciale 25, la Sp 34/2, che collega Gimigliano a Catanzaro via Cavorà e Tiriolo, chiusa proprio ieri sera per motivi di sicurezza; le aree comprese tra i territori di Gimigliano, Amato, Miglierina e Tiriolo, ma anche Marcellinara e Settingiano e lungo Germaneto e San Floro, lungo la strada provinciale che collega Vena di Maida-Maida e la Girifalco-Maida; la Sp 11-Sp 13, tra i Comuni di Soveria Simeri, Simeri Crichi e Sellia superiore fino a Cropani, tra l’altro strade alternative alla Sp 25 per raggiungere Catanzaro e accedere alla Ss106; l’area del Chiaravallese, e perimetro tra i comuni di Squillace, Stalettì e Gasperina.
L’appello del presidente: non lasciateci soli
Dopo aver descritto le principali criticità – che in realtà coinvolgono tutta la provincia e raggiungono la punta massima di emergenza lungo la Sp25 e la Sp 34/2 – il presidente Bruno ha lanciato anche un grido d’allarme proprio ai rappresentanti di Regione e Protezione civile, rimarcando però il costante dialogo con il governatore Mario Oliverio che nelle prossime ore convocherà ad un tavolo ad hoc i sindaci interessati dalle situazioni più drammatiche. “Il sistema ha funzionato, è vero, grazie all’impegno e alla professionalità dei tecnici, geometri, ingegneri, degli uffici, della macchina provinciale che si è fatta carico di garantire la sicurezza dei cittadini, ma vi chiedo: non lasciateci soli – ha affermato il presidente Bruno -. Il territorio della provincia di Catanzaro, e della Calabria intera si è sgretolato: abbiamo bisogno per rimetterlo in sesto di oltre dieci milioni di euro. Abbiamo bisogno di strumenti normativi e finanziari che nel corso del tempo sono venuti a mancare mettendoci in difficoltà, altrimenti non saremo più in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Basta ricordare che fino a tre anni fa avevamo 300 cantonieri, oggi ne abbiamo 40 ma 25 non sono sulle strade per via di prescrizioni mediche. E voglio ribadire che tutto questo lo facciamo da missionari”.
Bruno: non si speculi sulla sicurezza dei cittadini
Quella del presidente Bruno vuole essere anche una risposta a qualche intervento politico di “speculazione sui problemi dei cittadini finalizzata a meccanismi di propaganda elettorale. Assieme ai consiglieri provinciali, che con me si sono sporcati le scarpe di fango per toccare con mano la situazione ed essere vicino ai sindaci, e ai dipendenti che hanno assicurato professionalità ed efficienza, lavoriamo per garantire la sicurezza dei cittadini e dare sostegno ai territori – ha concluso il presidente Bruno -. Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare. Nelle prossime ore avremo tavoli importanti anche con il presidente Oliverio per come impostare un programma di ricostruzione, sapendo che se ci sono situazioni di pericolo. Non aspetteremo le lungaggini burocratiche: interverremo anche impegnando risorse della Provincia, anche forzando, perché la sicurezza della gente viene prima di tutto”.
Tansi: dissesto causato dalla mano dell’uomo, riferirò a Gratteri
“La Protezione civile è come il Pronto soccorso gestisce l’emergenza, ma in Calabria deve essere messo in piedi un sistema di prevenzione efficiente: le opere non possono aspettare anni prima di essere realizzate a causa della burocrazia. Non si può perdere tempo, la natura non aspetta”. A sottolinearlo è il dirigente capo della Protezione civile, Carlo Tansi che ha anche voluto fare un apprezzamento pubblico al presidente Bruno che “con grande abnegazione e difficoltà ha pulito le fiumare i fossi dimostrando nei fatti cosa significare fare prevenzione e quali risultati si ottengono quando si fa. Le Strade provinciali sono piene di detriti, i tombini sono otturati, questo succede soprattutto nelle province di Vibo e Crotone, quindi spendiamo un sacco di soldi per intervenire – spiega Tansi – bisogna mettere le Province nelle condizioni di fare la manutenzione poiché la viabilità rientra nelle funzioni di questo Ente di cui si è sancita la sopravvivenza”. Prevenire ma anche “non intervenire” sulla natura, come – secondo Tansi – sta succedendo a Girifalco dove è crollata una tangenziale nei pressi del liceo scientifico. “Dove ci mette la mano l’uomo non possiamo prendercela con la natura – ha detto il dirigente della Protezione civile – in questo caso c’è stato uno sbancamento indiscriminato nei pressi della strada, spero di incontrare al più presto il procuratore Nicola Gratteri per presentargli una serie di situazioni di dissesto dove però la natura non c’entra nulla”.
Iritano: Sp 25, Provincia Ente attuatore
Condivide la posizione di Tansi in merito al ruolo prioritario delle attività di prevenzione, il dirigente regionale del settore Lavori Pubblici, Pino Iiritano, che evidenzia anche come “in alcuni casi purtroppo i disagi si accentuano a causa per errore dell’uomo, come succede sulla Strada provinciale 25: quell’arteria nel letto del fiume non doveva esserci, figuriamoci poi farci passare un acquedotto”. Nel caso della Provinciale 25, però, oltre alle risorse individuate per gli interventi in somma urgenza e quindi i dieci milioni di euro per il rifacimento, questa volta si individua con chiarezza anche il soggetto attuatore, che è proprio la Provincia di Catanzaro che ha già pronto il progetto esecutivo e si occuperà anche della parte di acquedotto che coincide con l’infrastruttura.
In foto: Tansi, Siniscalco, Iritano, Bruno, Battaglia, Severino, Polimeni, Canino