Nel giorno dei funerali, sono stati rilasciati tutti e 7 gli italiani arrestati giovedì nell’ambito dell’indagine sull’omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata. Lo riferisce l’emittente TVNoviny.Sk, citando fonti di polizia.
“Entro i termini di legge, sono scaduti i termini di 48 ore per la convalida dei fermi e i fermati sono stati rilasciati”, si legge in una nota diffusa dall’emittente. La polizia non ha aggiunto ulteriori dettagli ma si presume tuttavia che i sette non siano stati accusati per l’omicidio.
Sebastiano Vadalà, 45 anni, fratello di altri due fermati, Bruno e Antonio, ha accusato un dolore al petto in commissariato, è stato portato in ospedale ma non è stato ricoverato.
Il responsabile della polizia slovacca Tibor Gaspar ha reso noto che, in connessione con l’omicidio del giornalista, la polizia sta lavorando su una nuova pista investigativa. Nel contempo, ha respinto di aver ricevuto nel passato dall’Italia informazioni sull’ attività della ‘ndrangheta nell’est della Slovacchia come ha sostenuto il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria Gaetano Paci che ha dichiarato «già da tempo di aver ufficialmente posto all’attenzione degli organi di polizia internazionale e della polizia nazionale slovacca la necessità di monitorare le attività del gruppo dei calabresi arrestati perché sospettati di essere coinvolti nell’omicidio del giovane giornalista Jan Kuciack e della sua compagna».
«Non èvero che la polizia slovacca non ha reagito agli avvertimenti da parte dei Pm italiani. Non capisco perchè si diffondono informazioni ingannevoli», ha dichiarato Gaspar. Anche la procura generale slovacca sostiene di non aver ricevuto alcun avvertimento.
«A febbraio 2014 abbiamo chiesto – per scritto e con urgenza – informazioni alla polizia italiana. L’investigatore ha perfino due volte sollecitato la risposta, ma l’abbiamo ricevuta solo a ottobre 2015», ha aggiunto Gaspar. Il capo della polizia non ha fornito particolari riguardo le indagini sulla morte di Kuciak e sul rilascio dei sette italiani arrestati, neanche sulla nuova pista che la polizia sta esaminando.